Succede all’ospedale di Venafro dove sono ospiti gli anziani della casa di riposo di Agnone. Un’infermiera: “La gente pensa ad un inferno, noi non abbiamo paura”
Sono stati a lungo al centro delle polemiche e su quanto successo è stata aperta anche un’inchiesta dalla Procura. Parliamo degli anziani ospiti della casa di riposo di Agnone, trasferiti nottetempo presso l’ospedale di Venafro dopo che il Covid era entrato nella loro struttura. Ancora polemiche per quel cibo lasciato su una finestra, abbandonato da non ha avuto il coraggio di entrare.
Da ieri mattina, però, un’altra immagine è diventata simbolo per quegli anziani e per quella struttura.
“Ecco come vengono trattati i nonnini di Agnone nell’RSA Covid 19 di Venafro”: così ha scritto un’operatrice sanitaria della struttura nel postare il video in cui gli stessi operatori fanno ballare gli anziani ospiti, nel reparto Covid, sulle note di “Tu sei l’unica donna per me”. Immagini forti, in un video commovente e di speranza.
“Ed eccoci – scrive un’altra operatrice del reparto – per gioco stamattina durante il nostro turno abbiamo ripreso ciò che accade in un reparto Covid a caso in un molisn’t! Dite, ve lo immaginavate così? Se in giro provi a dire reparto Covid la gente capisce inferno. Ti etichettano, ti trattano come appestata…poi, spariscono! Io in verità non ho mai avuto paura di questo virus, chiamatela ingenuità. Mi fanno molta più paura altre malattie. Credo che i mass media abbiano fatto del terrorismo psicologico, che si parli per ignoranza e per questo si ha paura. Io posso solo mostrarvi la mia realtà dei fatti, senza filtri. I pazienti ballano, cantano, piangono, ridono…E sono certa che sia più semplice ammalarsi in giro che lavorare qui, guardateci! L’unico inferno è avere addosso quel Tutone dove ci facciamo la nostra sauna, le mascherine che ti fanno mancare l’aria.. Ma ci vedete bardati perché questa è l’unica arma per poterci difendere, per tornare a casa tranquilli! Ho dei colleghi unici. Cerchiamo di lavorare nei modi migliori e non vediamo perché debba mancare il divertimento! Il buon umore è alla base per poter ripartire!”
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