Costone Rio Vivo, ieri nuovo sopralluogo
Bove: «Gli interventi devono essere valutati attentamente, c'è il rischio di andare a indebolire ulteriormente il conoide di terra»
Prosegue con la massima attenzione il monitoraggio del costone di località Rio Vivo, dove da diverso tempo sono in atto movimenti gravitativi che comportano la formazione di smottamenti. Frane che hanno determinato, come accaduto in passato, l’adozione di provvedimenti di sgombero per diverse famiglie sino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Nella giornata di ieri l’assessorato ai Lavori pubblici del Comune di Termoli, col dirigente Gianfranco Bove, ha effettuato un nuovo sopralluogo sul costone che sta franando sempre di più, assieme agli stessi residenti sfollati e ai tecnici della Regione Molise. A fare il punto della situazione lo stesso ingegner Bove.
«Come programmato da alcuni giorni, da quando insomma lo smottamento si è aggravato ulteriormente, abbiamo contattato il Servizio Difesa del Suolo della Regione Molise, che oggi sono intervenuti. Si tratta di persone esperte in materia e con loro stiamo cercando di capire quali interventi porre in essere fin da subito. Come avevo già evidenziato al sindaco la problematica è da risolvere previo studio di tutto quello che si sta verificando, perché l’impressione che abbiamo avuto è che la situazione si è aggravata. Aggravata in quanto è stata indebolita l’azione di autocontenimento del costone. E questo, complice il susseguirsi degli eventi meteo, con l’imbibimento, ovvero l’impregnamento di acqua da parte delle terre, ha provocato questo ulteriore scivolamento verso il basso della terra». Poi aggiunge: «I colleghi della Protezione Civile concordano con il fatto che gli interventi provvisori, che in passato il Comune ha anche effettuato, vanno attentamente valutati, poiché si corre il rischio di andare ulteriormente ad indebolire il conoide di terra che è precipitato, con il rischio, quindi, che tutto il costone possa essere interessato da movimenti franosi ancora più gravi. Adesso faremo degli ulteriori approfondimenti. Soprattutto stiamo cercando di valutare se la casa non ancora soggetta a sgombero, adiacente a quella già sgomberata, possa essere interessata da un fenomeno del tutto similare, in quanto già ci sono stati degli stacchi. Non appena avrò la relazione tecnica da parte dell’ufficio servizio difesa del suolo della regione Molise cercheremo di fare le dovute valutazioni».