Cosib, Di Pardo nuovo presidente. Spunta la diffida della minoranza di Petacciato

Hanno presentato una diffida contro l’elezione a presidente del Cosib del sindaco di Petacciato, Roberto Di Pardo, i capogruppo della minoranza consiliare di Petacciato Matteo Fallica e Giuliana Ferrara secondo i quali la partita sul Cosib non sarebbe ancora chiusa del tutto. Sotto la lente l’assemblea generale convocata con l’obiettivo di approvare il bilancio e nominare i componenti del direttivo. “Per quanto riguarda l’incontro del 22 ottobre, come minoranza – affermano Fallica e Ferrara – ci siamo premurati che tutto avvenisse nel rispetto della normativa anti covid e che quindi l’assise si fosse tenuta a distanza. E così è stato! L’assise si è svolta in modalità remota, ma fu sospesa e rinviata ad oggi perché si è scoperto, su richiesta di uno dei membri del consiglio, che anche Petacciato, candidato alla presidenza, si era presentato senza aver pagato le quote, nonostante avesse dichiarato il contrario. A nostro giudizio questo inghippo non ha fatto bene alla nostra credibilità.Oggi, 12 Novembre 2020, la nostra premura, che tutto si svolgesse seconde le regole, per non incorrere in inghippi, successivi, ci ha spinti a scrivere ai consorziati di attenersi alle regole e di prendere atto del d. lgs n. 39/13 (legge Severino) che sostanzialmente afferma che un sindaco di un comune con una popolazione superiore ai 15000 abitanti non può essere al contempo sindaco e presidente di un consorzio di un ente pubblico, in quanto scatta la inconferibilità e la incompatibilità per sé e per per la nomina del comitato direttivo, per un fatto di trasparenza e anticorruzione. Per questa ragione sia il sindaco di Termoli che i sindaci dei comuni facenti parte dell’unione dei comuni (che rientrano in una unione di popolazione superiore ai 15000 abitanti) rientrano per effetto della stessa disposizione.In questo modo oltre a voler mettere in luce il fatto che hanno lottizzato politicamente il consorzio, con la volontà forte di Campobasso, a nostro avviso hanno violato la legge.Questa lottizzazione territoriale che nulla a che fare con idee di sviluppo, crescita, progresso e sostenibilità, ci fa paura. Il fatto che in tutto questo tempo si sia parlato solo di nomi e mai di programmi, come nella migliore tradizione di destra, non ci rassicura, solo due sindaci (Primiani e Caporicci, rispettivamente sindaci dei comuni di Ururi e Portocannone) avevano proposto delle idee programmatico/valoriali di grande rispetto, che però nessuno ha valorizzato o sposato, idee forti e di vero rinnovamento, che veramente potrebbero far voltare pagina al Cosib, perché non bastano i nomi o le facce a far cambiare rotta, ma serve una riduzione dei costi della governante, che le imprese entrino nel consorzio, che nel direttivo entrino quei comuni che hanno territorio nel nucleo, che il sindaco o suo delegato abbia legittimazione dal consiglio comunale.Inoltre siamo consapevoli, benché petacciatesi, che un comune che non ha un’ unghia di territorio nel nucleo industriale, con fatica potrà essere garante di tutti. Cosa ne sa Petacciato di tutti i problemi che le popolazioni di Termoli, Portocannone e Guglionesi soffrono per i danni che potrebbe causare l’inquinamento prodotto da quelle industrie?I familiari dei morti di tumore, i malati di cancro, i bimbi malati di leucemia che diranno di questo sindaco presidente venuto da lontano senza curriculum evidente in merito e senza programma?Abbiamo ragione di credere che nulla o poco cambierà. Facciamo gli auguri al sindaco di Petacciato, nella speranza che il suo voto contrario alla diffida non divenga pietra d’angolo nefasta in questa vicenda. La legge, lo sappiamo bene, non ammette ignoranza”.