Coro Venerdì Santo, il maestro Colasurdo: «C’è grande voglia di ricominciare, torniamo con i cantori al completo»
Ieri ha diretto l’ultima prova al mercato coperto a Campobasso: «Al momento siamo in 550 e altri 150 mancano ancora all’appello. Credo che il percorso sarà quello tradizionale, ma si deciderà nei prossimi giorni»
Quest’anno, per la prima volta dopo il 2019 e l’emergenza Covid che ne è seguita, il coro del Venerdì Santo a Campobasso sarà al completo e, con tutta probabilità, percorrerà l’intero tracciato della processione del Cristo Morto e dell’Addolorata, intonando lo struggente canto del “Teco Vorrei” con l’accompagnamento della banda, che si inizierà e si concluderà nella chiesa di Santa Maria della Croce nel centro storico. «C’è una grande voglia di ricominciare, sia da parte mia sia da parte dei cantori – ha ammesso il maestro Antonio Colasurdo che ieri, lunedì 3 aprile, ha diretto l’ultima prova al mercato coperto –. Torniamo al numero completo dei cantori, anche se non credo che vengano tutti e 700. Stiamo ancora raccogliendo le adesioni. Al momento siamo in 550 e altri 150 mancano ancora all’appello. Vedremo se in questi giorni riusciremo a reperirli».
Per quanto riguarda il percorso, «al momento ancora non posso sbilanciarmi, ma credo che sarà quello tradizionale. Bisogna vederci nei prossimi giorni per decidere», ha precisato il maestro, il quale ha anche ricordato che «il lavoro è tanto, si parte già dall’inizio dell’anno. La preparazione verte su più fronti, a partire dalla convalida delle tessere fino alle prove propriamente dette» che poi culmineranno nella processione del Venerdì Santo con oltre settecento cantori che attraversano prima il centro storico e poi nella parte più moderna della città sostando nei luoghi dove vi è maggiore sofferenza, sublimata quel giorno e per tutti i giorni a venire dal sacrificio di Cristo, come il carcere, da cui il corteo rientrerà nella chiesa di Santa Maria della Croce. (adimo)
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