Corecom, Assostampa critica duramente le scelte: «Vecchie logiche»
Di Pietro: «Assenti tecnici del settore, utilizzato un metodo dannoso»
Malumori neanche troppo sotterranei, approcci, alleanze trasversali: alla fine la quadra si è trovata ma non piace.
La prima infornata di nomine si è conclusa nella tarda serata di mercoledì con il presidente del Consiglio Regionale del Molise, Salvatore Micone che, attraverso i poteri sostituivi previsti dall’art. 6, comma 2 della legge regionale 16 del 2002, ha provveduto a nominare e designare gli organi di amministrazione attiva, consultiva e di controllo della Regione Molise di competenza dell’assise di Via IV Novembre. (LEGGI L’EDITORIALE DI OGGI)
Oltre 160 i curricula pervenuti all’Ufficio di presidenza, molti i volti del passato bocciati dalle scelte delle forze politiche presenti in Consiglio, che hanno tenuto conto dei nuovi equilibri maturati con le ultime elezioni regionali. Attenzione particolare in materia di editoria e comunicazione con la designazione del nuovo presidente e dei due membri del Co.re.Com (Comitato regionale per le comunicazioni), organismo che dopo la misura punitiva contenuta nel Milleproroghe per le emittenti televisive e radiofoniche, resta un punto di riferimento per gli imprenditori del settore.
In proposito giunge la nota stampa dell’Assostampa Molise, il sindacato dei giornalisti molisani. “La politica molisana – afferma il presidente Giuseppe Di Pietro – non riesce a superare le vecchie logiche per individuare i propri rappresentanti negli organismi e nelle aziende partecipate, perpetrando metodi ripugnanti, dannosi e non in linea con i tempi. Abbiamo condotto l’ennesima battaglia per far comprendere l’opportunità di avere, tra i Commissari Co.Re. Com., tecnici del settore (docenti universitari, giornalisti, operatori della comunicazione, ecc.), anche per dare un forte segnale, sebbene indiretto, all’editoria locale in crisi profonda. Invece, i partiti hanno preferito applicare altri criteri, ad eccezione del Movimento 5 stelle, che ha accolto la nostra proposta. È questo il Molise perdente dal quale, anche cambiando l’ordine dei “fattori”, non riusciamo ad affrancarci.”
Il nome proposto dall’Assostampa è stato quello di Giovanni Mancinone, giornalista Rai in pensione, considerato vicino al Partito Democratico ma che non avrebbe riscosso l’adesione dei consiglieri dem, Fanelli e Facciolla. Un ulteriore scontro si prevede però per le due nomine di prima fascia relative all’azienda speciale Molise Acque. A breve arriveranno in aula, poiché la designazione arriverà direttamente dal Consiglio regionale: il M5S ha già annunciato che il nome proposto sarà di altissima levatura. Sia Greco che Fontana hanno parlato di un ingegnere idraulico o, comunque, di un tecnico dal profilo elevato.