Contenzioso Alessandro-Campobasso, il Coni ribalta i primi due gradi e crea un precedente: “La società non dovrà pagare il residuo al calciatore”

Il Campobasso calcio non dovrà versare il residuo (pari a circa 2mila e 500 euro) al calciatore Danilo Alessandro, relativi agli accordi sottoscritti tra l’ex numero dieci rossoblù e la società di Mario Gesuè nella stagione 2019/20. E’ il verdetto del Collegio di Garanzia dello Sport che ribalta, in sostanza, i precedenti due gradi di giudizio, che avevano prodotto il respingimento del ricorso presentato dalla società e condannato la stessa a pagare l’importo rimanente al calciatore attualmente in forza al Seregno.

Al di là delle somme non trascendentali, si tratta di un caso importante a livello nazionale, che stride con sentenze analoghe degli ultimi anni Un verdetto, espresso dal Coni, che crea un precedente non di poco conto. Può così esultare l’avvocato Antonio Mancini, legale che ha curato sapientemente gli interessi del Campobasso Calcio, intercettato dal Quotidiano. “Il risultato – ha spiegato soddisfatto – va in qualche modo a creare un precedente a livello nazionale. Il ricorso accolto è una vittoria della società e ristabilisce parametri completamente inediti su vicende di questo tipo, che in passato avevano sempre premiato le istanze dei calciatori. Dopo i primi due gradi che sembravano andare effettivamente in quella direzione, si tratta di un ribaltamento significativo. Aspettiamo – conclude – di leggere le motivazioni, che daranno il quadro definitivo al lungo contenzioso”.