Consiglio comunale, il dibattito sulla variante ‘Lucarino’ si sposta in Commissione. Tramontano: “Dare risposte ai cittadini”

Consiglio comunale fiume oggi a Campobasso. Oltre al tema della differenziata – sul quale l’assessore Cretella, incalzato dalla Lega, ha confermato la rimozione dei cassonetti presso l’intera area industriale e commerciale della città – si è riacceso lo scontro sulla variante Lucarino, in seguito ad una mozione presentata dagli esponenti del Carroccio a Palazzo San Giorgio. Al momento, tutti i progetti ricadenti nelle aree perimetrate sono sospesi in attesa che venga approvata la variante. In sostanza: i proprietari non possono effettuare nuovi interventi edilizi o ristrutturare quelli già esistenti. Tramontano, intervenuto più volte, ha ritirato la mozione pur chiedendo ampio dibattito in commissione, ove l’argomento tornerà nei prossimi giorni.

“La Variante Lucarino – ha spiegato l’esponente leghista – nasce per sanare abusi, per ricucire aree della nostra città. L’approvazione della variante significherebbe rilanciare l’edilizia. I cittadini che hanno fatto sacrifici con i propri terreni si chiedono: cosa possono fare se i loro terreni ricadono nella perimetrazione Lucarino? Non siamo in una situazione normale con l’emergenza covid in corso, abbiamo però il dovere di dare una risposta positiva o negativa. Argomento si sposti immediatamente in Commissione Urbanistica”. L’ex assessore Sabusco replica: “Oggi il principio di cui parla non opera”.

Battista (La Sinistra Campobasso) ha ricostruito la vicenda, spesso finita sul tavolo della precedente amministrazione: “Sulle zone Lucarino spesso non si può costruire e alcune aree non sono edificabili. Il mercato non chiede nuove costruzioni, alcuni terreni non hanno valore”.

Piena convergenza da parte delle forze politiche, invece, sull’adesione al Manifesto della Comunicazione non Ostile. “Negli anni ’90 – ha spiegato il consigliere Trivisonno (Pd), tra i firmatari della mozione – comandava chi aveva giornali e Tv. Oggi la politica è social e il linguaggio si è adeguato anche nel dibattito istituzionale. Il Consiglio comunale ha approvato questo passaggio, che ora si trasformerà in delibera. Un bel gesto, un punto di partenza. Dopo anni di rottamatori e asfaltatori non sarà facile ma ce la faremo tutti insieme”. “Virtuale è reale – si legge nel manifesto – dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona. Si è ciò che si comunica: le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano”. L.L.