La senatrice a vita, Liliana Segre, il compianto Piero Terracina, Michele Montagano e Giovanni Tucci con il loro insegnamento difendono il futuro di tutti
CAMPOBASSO. Il loro insegnamento, il loro dolore, la loro tragedia, contro la cultura dell’odio e dell’antisemitismo, sono un argine insuperabile per difendere il futuro di tutti noi. Alla senatrice a vita Liliana Segre e al dirigente d’azienda Piero Terracina (scomparso lo scorso 8 dicembre e insignito della laurea Honoris Causa in Scienze della Formazione Primaria, dall’Università del Molise, il 23 marzo 2015) sono state conferite le pergamene attestanti il riconoscimento della cittadinanza onoraria di Campobasso e ai signori Michele Montagano e Giovanni Tucci della cittadinanza benemerita. La cerimonia si è svolta questa mattina, lunedì 27 gennaio, giorno della Memoria, nella sala consiliare del Comune. Il riconoscimento è stato deliberato dal Consiglio comunale con voto unanime dei presenti lo scorso 5 dicembre.
Il presidente dell’assemblea cittadina, Antonio Guglielmi, «con sincero e autentico orgoglio» ha presieduto la cerimonia. «Ho ricevuto dalla senatrice Liliana Segre, per il tramite del legista al Senato, Fabio Vander – ha annunciato il presidente Guglielmi – la comunicazione circa l’impossibilità ad intervenire alla cerimonia per ragioni di età e di salute, accompagnata da un messaggio scritto di saluto e ringraziamento. Analoga comunicazione è stata inviata dagli eredi di Piero Terracina, impossibilitati anch’essi ad intervenire a causa di accordi precedentemente assunti, ma piena di entusiasmo e la gioia manifestatami dal signor Ettore Terracina, nipote del compianto Piero. Ho sentito nella voce della signora Irma Tucci, da me contattata telefonicamente, la gioia per l’invito ricevuto dal papà Giovanni ad essere presente qui, oggi, per la consegna della pergamena a suggello del conferimento della cittadinanza benemerita. Il dottor Michele Montagano, con il quale non sono riuscito a parlare, ma che si è premurato di avvisare personalmente la struttura, ha comunicato di non poter partecipare a causa della sua presenza a Roma per un importante evento legato alla ricorrenza della Giornata della Memoria. Ha tenuto a precisare – ha concluso Guglielmi – di voler ritirare personalmente la pergamena e noi rispetteremo il suo desiderio».
Parole di gratitudine e ammirazione sono giunte anche dal sindaco, Roberto Gravina. «Il male assoluto è un viaggio su un treno che l’umanità ha compiuto e che ha avuto diverse fermate prima di raggiungere i campi di sterminio. L’incendio non scoppiò per caso. Le parole, le frasi e gli slogan – ha detto il primo cittadino – usati in modo ripetuto con uno scopo ben preciso, allora come oggi, sono elementi capaci di riempire la quotidianità conducendo sull’orlo del precipizio intere generazioni. È allora, in quei momenti, che abbiamo più che mai bisogno della storia, perché è la storia che ci aiuta a disinnescare gli inganni del linguaggio ossessivo e della propaganda. Dietro quella che è stata definita la banalità del male c’è qualcosa di molto preciso da combattere sempre, in ogni epoca, ovvero l’indifferenza. Dal momento in cui siamo indifferenti inizia il disinteresse verso la sorte altrui, verso i diritti degli altri, verso la vita e quel viaggio che conduce alla crudeltà e all’abisso ha inizio. Gli anticorpi a quel male sono la memoria doverosamente esplicita, chiara e senza mezze misure e la storia, lo studio dei fatti, l’educazione alla ricerca della verità che le nostre istituzioni devono garantire e supportare attraverso il nostro sistema scolastico e non solo. Nella nostra città – ha concluso Gravina – ci sarà sempre un posto d’onore riservato alla storia, alla memoria e a chi come i nostri concittadini Liliana Segre, Piero Terracina, Giovanni Tucci e Michele Montagano ha fatto in modo che non venisse perduta, confusa e confinata una seconda volta nell’indifferenza».