Confindustria Molise: “Sconcertati dalle parole di Tridico, serve più rispetto”

Il Presidente di Confindustria Molise Vincenzo Longobardi condivide e ribadisce lo sconcerto espresso dai suoi colleghi Presidenti delle varie Confindustrie d’Italia per le parole espresse da Pasquale Tridico, in un’intervista di pochi giorni fa al quotidiano la Repubblica (“Stiamo sovvenzionando con la Cig anche aziende che potrebbero ripartire, magari al 50%, e grazie agli aiuti di Stato preferiscono non farlo. Per pigrizia, per opportunismo… Tanto c’è lo Stato’ che paga l’80% della busta paga“).

 “E’ ovvio che in questa dichiarazione c’è del pregiudizio anti-imprenditoriale che fa male e scoraggia proprio chi è impegnato a gestire l’emergenza Covid 19, anche per sopperire alle lentezze della burocrazia statale, anticipando ai propri lavoratori la cassa integrazione.

Sarebbe auspicabile un atteggiamento più rispettoso ed equilibrato nei giudizi da parte di chi dovrebbe sostenere il sistema industriale italiano, fatto di tante realtà di varie dimensioni, tutte comunque concentrate nella gestione della situazione straordinaria che stiamo vivendo.

Non abbiamo scelto noi di chiudere le aziende e inoltre più volte abbiamo fatto presente al governo che una chiusura così prolungata avrebbe causato perdite di fatturato e di quote di mercato significative (altri Paesi non hanno fatto un lockdown così prolungato come il nostro). 

La situazione nella quale ci troviamo, è bene riconoscerlo da più parti, è straordinaria e richiede molta attenzione sia in termini di strategie e piani di rilancio, sia in termini di comunicazione. Nel caso di specie, Tidico dovrebbe tener bene a mente la differenza tra la cassa integrazione e il reddito di cittadinanza: entrambi ammortizzatori sociali, ma con sostanziali differenze in termini di “pigrizia” e “aiuti di Stato”.