Condanna a due anni e otto mesi per Domenico Riccio, ex direttore dell’Agenzia delle Entrate di Isernia

È stato condannato per tentata concussione a due anni e otto mesi di reclusione Domenico Riccio ex direttore dellAgenzia delle Entrate di Isernia. La sentenza è stata emessa nel tardo pomeriggio dal Gup di Isernia, Micaela Sapio.
La condanna è arrivata con il rito abbreviato, dopo che il dirigente era stato licenziato dall’Agenzia delle Entrate e non c’era più il rischio di inquinamento delle prove. L’ex direttore dell’Ufficio delle Entrate di Isernia era stato arrestato un anno fa per tentata concussione nei confronti dell’amministratore giudiziale della Dr Motor di Macchia d’Isernia.
Riccio era difeso dagli avvocati Iannitti e Stellato che hanno già preannunciato l’intenzione di ricorrere in appello.
Questi ultimi avevano anche chiesto un patteggiamento, rifiutato, però, dalla procura. Intanto sono finite tutte le misure cautelari perché, nel frattempo, Domenico Riccio è stato licenziato definitivamente dall’Agenzia delle Entrate e non c’è più il pericolo di reiterazione del reato.
Come si ricorderà, Domenico Riccio, dirigente delle Entrate di Isernia, era stato arrestato dalla procura nell’aprile del 2022, per tentata concussione: accusato di aver chiesto una tangente da un milione all’amministratore giudiziale della ex DR Motor Company di Macchia d’Isernia, società in concordato, a fronte di un suo presunto impegno ad astenersi da una serie di azioni in danno della società stessa. Un’accusa che aveva destato da subito stupore e incredulità, in tutti quanti conoscevano Domenico Riccio, considerato un dirigente integerrimo, figlio dell’ex parlamentare Eugenio Riccio, di famiglia benestante e lontano, fino al giorno dell’arresto, da qualunque sospetto o indiscrezione sulla sua condotta. Insomma qualcosa di assolutamente sorprendente per tutti. Nei confronti del dipendente l’Agenzia aveva immediatamente adottato la sospensione cautelare dal servizio e poi il licenziamento. Riccio in sede di interrogatorio davanti al Gip aveva scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

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