Concorso per dirigente del settore Finanze, le carte finiscono in Procura

La denuncia del consigliere M5S Di Michele: «Incongruenze tra bando e domanda»

REDAZIONE

TERMOLI

Da un lato il bando e il regolamento per un posto da dirigente del settore Finanze del Comune di Termoli «che vede delle incongruenze» e dall’altro lato la posizione dell’attuale dirigente del settore, Carmela Cravero «che ha ricevuto un rinvio a giudizio per l’accusa di falso». Accuse al vetriolo quelle che ieri sono state lanciate dal consigliere comunale del MoVimento 5Stelle, Nick Di Michele. Sotto la lente di Di Michele è finito il concorso che è stato bandito dal Comune di Termoli, con scadenza 30 settembre, per un posto da dirigente del settore Finanze. Secondo l’esponente pentastellato alla base del concorso ci sarebbero delle «incongruenze. Dai documenti che mi sono stati forniti tramite l’accesso agli atti – afferma Di Michele davanti a microfoni e telecamere – nel bando viene scritto al punto F “di non aver riportato condanne penali che impediscano la costituzione di un rapporto di impiego con le Pubbliche amministrazioni”, mentre nella domanda di partecipazione al concorso pubblico, al punto E, si legge “di non aver riportato condanne penali né avere procedimenti penali in corso”.

Da una parte, quindi, scrivono di non avere procedimenti penali in atto o disciplinari, dall’altra scrivono di non avere condanne penali. Le due cose, secondo me, non combaciano. E mi domando: è stata fatta una mobilità temporanea per il dirigente del settore Legale, fatela anche per il dirigente delle Finanze e risparmiate un po’ di soldi. Questo significa che questa amministrazione vuole perpetrare il suo mandato e il suo potere mettendo qualcuno che fa a loro piacere». Sotto la lente di Di Michele, però, è andata a finire anche la posizione dell’attuale dirigente del settore Finanze, Carmela Cravero: «ho scoperto tra le altre cose che il 28 febbraio di quest’anno la dottoressa Cravero è stata rinviata a giudizio per falso: nella domanda di ammissione alla selezione interna per il conferimento incarico area finanze-fiscalità locale del Comune di Termoli, attestava falsamente di aver prestato servizio presso il Comune di Montecilfone come “dipendente di ruolo dal ’93 inquadrato nella categoria D”, così inquadrata solo a far data dal ’98 con delibera di Giunta comunale n. 135. Per cinque anni – ha proseguito Di Michele – ha ricoperto l’incarico di dirigente non avendo mai ricoperto quel ruolo in altro Comune. A dicembre ci sarà l’udienza. Noi diciamo basta. Una amministrazione deve essere a favore dei cittadini e cercare di fare quello che i cittadini vogliono e fare il bene dei cittadini. Una amministrazione che imbroglia in questo modo è una amministrazione che se ne deve andare. In quattro anni e mezzo hanno fatto solo macerie ed è il momento di dire basta». E così Di Michele ha intenzione di portare tutta la questione all’attenzione della Procura di Larino. «Vado in Procura e consegno tutto il carteggio che ho dato anche a voi della stampa e siccome c’è un procedimento già in atto dirò al giudice che si è aggiunta quest’altra cosa. Qui c’è una amministrazione che è parte lesa da parte di un suo dipendente e continua a fare le cose che non deve fare. Noi ci siamo stancati e lo diremo fino alla morte».