Comune, alta tensione in maggioranza

Formichelli: «Lo Statuto, trascorsi i 30 giorni senza alcuna opposizione, è diventato esecutivo»

ISERNIA

Sarà la conferenza dei capigruppo al Comune di Isernia che deciderà se iscrivere o no all’ordine del giorno l’elezione di un nuovo presidente del consiglio in sostituzione di Giuseppe Lombardozzi e in esecuzione di quanto previsto dal nuovo statuto comunale che fissa a metà legislatura l’elezione di un nuovo vertice dell’assise civica.

Per Lombardozzi, si deve intendere dalla prossima legislatura, per tutti gli altri, da quella corrente. L’attuale presidente si è detto pronto a chiedere l’intervento del Ministero dell’Interno e anche quello del Tar, se necessario. Insomma una situazione esplosiva, pronta a deflagrare nelle mani di Giacomo d’Apollonio che, chiaramente, vuole mantenere stabile la sua maggioranza, ma una situazione che potrebbe portare anche a un nuovo scioglimento anticipato del consiglio, se le posizioni diventassero inconciliabili.

Intanto Rita Formichelli, consigliera d’opposizione, ha sottoscritto la richiesta di assise monotematica urgente sull’elezione del nuovo presidente del Consiglio, ai sensi dell’articolo 22 dello Statuto approvato lo scorso 8 novembre. «Lo Statuto, trascorsi i 30 giorni canonici senza che sia stata sollevata alcuna opposizione, è diventato esecutivo – afferma la Formichelli – resta quindi da capire come mai Giovancarmine Mancini sia stato indicato dalla minoranza come vicepresidente, ai sensi dell’articolo 22 del nuovo Statuto, visto che ciò doveva avvenire solo contestualmente all’elezione del nuovo presidente».

Un questione intricata e la Formichelli afferma che «È una questione è politica ed ha una grande importanza. Voglio sapere chi è il mio presidente e bene hanno fatto i Popolari di Gianni Fantozzi a pretendere chiarezza in Consiglio. Mi sarei aspettata anche una presa di posizione del primo cittadino, visto che l’articolo 22 stabilisce che prima della scadenza dei 30 mesi il presidente in carica, d’intesa col sindaco, convoca e presiede il Consiglio comunale per l’elezione del suo successore e del vicepresidente. Ma purtroppo le cose che dissi in campagna elettorale – conclude l’avvocato Formichelli – si sono rivelate esatte: le tasse sono aumentate, Isernia si è impoverita e versa nel degrado più totale e la gente su quello che accade al Comune ha poco di cui stupirsi».

La palla passa ora alla conferenza dei capigruppo, ma l’impressione è che siano tutti d’accordo, con poche eccezioni, a mettere all’ordine del giorno l’elezione di un nuovo presidente del consiglio. Poi alleanze, numeri e maggioranze si troveranno, se si troveranno, con l’amministrazione d’Apollonio si avvia a vivere una fase di instabilità che potrebbe portarla anche a una fine prematura.