Comunali, Greco perde in casa ma per il centrodestra di Toma è debacle

Il dato politico incontrovertibile di questa tornata elettorale in Molise è uno: il centrodestra di Donato Toma ne esce con le ossa rotta. Dei tre comuni maggiori in cui si è votato, la coalizione che governa la Regione Molise ne conquista solo uno: Montenero di Bisaccia. Simona Contucci si impone con 2281 voti (57,14%) contro Fabio De Risio che si è fermato a 1711 voti (42,86%).

Ma quelle di Agnone e Bojano non sono semplici sconfitte, ma vere e proprie debacle. La Caporetto è rappresentata dalle elezioni nel centro alto molisano. Dove ha stravinto Daniele Saia (per lui 1.893 voti e il 60%), candidato del centrosinistra e trainato dal Partito Demacratico. Pd che si prende una rivincita sul capogruppo in consiglio regionale Andrea Greco. Il cui candidato è finito al secondo posto: Vincenzo Scarano ha ottenuto 821 voti pari al 26%. La Caporetto, però, come detto è stata tutta del centrodestra. Che puntava su Agostino Iannelli, finito al terzo posto 440 voti pari al 13,95%.

Caporetto ad Agnone e debacle a Bojano. Nel centro matesino il centrodestra puntava su Maria Cristina Spina, moglie del consigliere regionale Gianluca Cefaratti (fedelissimo di Toma e vicepresidente del consiglio regionale). In lista anche Salvatore Micone, presidente del consiglio regionale. La Spina ha ottenuto 1997 voti (42,35%) contro i 2.719 voti (57,65%) dello sfidante Carmine Ruscetta. Quest’ultimo sostenuto da Massimo Romano, da parte di sinistra e Movimento 5 Stelle e anche da rappresentanti del centrodestra come Armandino D’Egidio, consigliere regionale. Quindi oltre alla debacle, a Bojano si è consumata anche la spaccatura del centrodestra. E Gianluca Cefaratti ha già annunciato di voler chiedere “chiarimenti” a Toma.

Insomma dopo Campobasso, il centrodestra che si ispira al “modello Toma”, perde altri due importanti centri del Molise. E ciò potrebbe avere ripercussioni anche sulla già traballante maggioranza di governo regionale. redpol