Commissione tributaria da record: dal terzultimo posto al terzo, la soddisfazione di Enzo Di Giacomo

Il Presidente della Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Campobasso (già Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso), Vincenzo Di Giacomo, nel suo intervento tenuto alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Tributario 2023 tenutasi all’Istituto Mario Pagano in data di ieri, 24 marzo 2023, ha rimarcato gli eccellenti risultati raggiunti in questi anni dall’Ufficio da lui diretto.
Dati alla mano, forniti dal Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria di Roma, il Presidente Di Giacomo ha esposto come nel 2016 la Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso era collocata al terzultimo posto in Italia e cioè al 101° posto nella graduatoria nazionale delle Commissioni Tributarie Provinciali per lo smaltimento dell’arretrato (con un aumento delle pendenze del 20,50%).
Nel 2017 invece, anno in cui il dott. Di Giacomo assunse la presidenza della Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso, la situazione si capovolse in quanto quest’ultima balzò dal terzultimo posto dell’anno precedente ai primissimi posti in Italia e cioè al 3° posto nella graduatoria nazionale per lo smaltimento dell’arretrato (con una netta diminuzione delle pendenze del 40,17%).
Del pari, nel successivo anno 2018, la Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso diretta sempre dal Presidente Di Giacomo si è collocata al quarto posto in Italia nella graduatoria per lo smaltimento dell’arretrato (con una diminuzione delle pendenze del 44,55%).
Sempre in base ai dati forniti dal Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria di Roma, come ha soggiunto il Presidente Di Giacomo, risulta la progressiva netta riduzione dell’arretrato anno per anno presso la Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso da lui diretta, dalle n. 1187 cause pendenti nel 2016, alle sole n. 711 cause pendenti nel 2017 (anno in cui il Di Giacomo ne ha assunto la presidenza), ulteriormente ridotte alle n. 430 cause pendenti nel 2018, ulteriormente ridotte alle n. 347 cause pendenti nel 2019, con un incremento solo nel 2020 a n. 668 cause (anno in cui però, per via della sospensione dell’attività giurisdizionale derivante dalla pandemia e del connesso lockdown, le pendenze sono aumentate in tutti gli Uffici giudiziari in campo nazionale), di nuovo poi più che dimezzate nel 2021 a sole n. 322 cause (ancor meno quindi che nel 2019, anno precedente la pandemia).
Per inciso, risultati sostanzialmente analoghi il Presidente Di Giacomo aveva raggiunto anche presso il Tribunale di Isernia, che a fine 2014, quando egli ne assunse la presidenza, era collocato al penultimo posto e cioè al 149° posto nella graduatoria nazionale dei Tribunali italiani per lo smaltimento dell’arretrato. Dopodiché, nel 2015 si registrò il più alto smaltimento dell’arretrato nella storia del Tribunale di Isernia (vi fece riferimento anche il Ministro della Giustizia Orlando, che parlò di una “poderosa rimonta”), nel 2016 balzò al 23° posto e nel 2017 si collocò al 1° posto in Italia nella graduatoria nazionale per lo smaltimento dell’arretrato pendente nei Tribunali (ne parlarono anche Affari e Finanza de La Repubblica e Il Sole 24 Ore).
Nel suo intervento, il presidente Di Giacomo ha evidenziato come “questi eccezionali risultati sono stati ottenuti grazie alle squadre che abbiamo organizzato, all’encomiabile lavoro di squadra da parte dei valorosissimi Magistrati, del Personale amministrativo e degli stessi difensori dei vari Ordini professionali che ci hanno supportato, ai quali tutti va il mio personale ringraziamento”.