Commissario sanità, la nomina resta un rebus
Slitta il decreto fiscale e ci sono dubbi sull’inserimento della norma sull’incompatibilità anche in legge di Bilancio
REDAZIONE
CAMPOBASSO
La nomina del commissario ad acta per la sanità molisana resta un rebus. A prescindere dal nome, restano dubbi sulle reali volontà politiche del governo nazionale. La norma sull’incompatibilità, inserita in un primo momento nel decreto emergenza e stralciata dal presidente della Repubblica, sembra essere presente nel decreto fiscale. Il cui varo, però, è stato rinviato.
Più probabile, ma nemmeno in tal senso ci sono certezze, che l’incompatibilità tra la carica di governatore e quello di commissario ad acta alla sanità venga inserita nella legge di Bilancio. Per la cui approvazione, però, bisognerà attendere il mese di dicembre. E sarebbe un disastro per la Regione Molise se non ci fosse la nomina il un tempo relativamente breve. Perché, come noto, a dicembre, tra le altre cose, scadono i piani operativi.
«La sanità molisana è gravemente ferma – ha tuonato ancora il governatore del Molise Donato Toma – e gli investimenti in questo settore possono essere effettuati esclusivamente con decreti del commissario ad acta, che non c’è. Pertanto urge la nomina». Toma ha poi spiegato di non essere riuscito ancora a parlare con il ministro Salvini, ma di aver incontrato il sottosegretario alla presidenza del consiglio Giancarlo Giorgetti al quale ha rappresentato le problematiche della sanità molisana. Ai cittadini della ventesima regione non resta che attendere e sperare.