Colpito da infarto in campo: Stefano, Silvio, e la favola dell’Epifania
L’uomo è stato salvato con un massaggio cardiaco e il defibrillatore. «Salvare una vita è la vittoria più bella che ci sia!». La figlia di Luciani: «Papà è vivo grazie a te»
Se fossimo a Natale avremmo parlato di una favola a lieto fine. Lui si chiama Stefano Caiola ed è ufficialmente l’eroe dell’Epifania. Il suo eroismo e competenze hanno, infatti, salvato la vita di Silvio Luciani, un termolese molto conosciuto nel mondo del calcio.
Tutto è avvenuto in una manciata di minuti sul campo di Santa Croce dove era in corso la partita tra Turris Santa Croce e Guardialfiera. All’improvviso Luciani è stato colpito da un arresto cardiaco mentre si trovava a bordo campo. Stefano si è avvicinato all’uomo e ha iniziato a praticargli un massaggio cardiaco appreso durante un corso di Blsd, utilizzando anche il defibrillatore che, fortunatamente, era a disposizione della squadra di calcio. Minuti interminabili durante i quali il giovane calciatore ha continuato a praticare il massaggio cardiaco e ad utilizzare il defibrillatore fino a quando, alla quinta scarica, Silvio Luciani si è ripreso ed è tornato cosciente. Luciani ora si trova ricoverato nel reparto Utic del San Timoteo ma le sue condizioni sono in miglioramento e, soprattutto, non avrebbe riportato alcun danno neurologico a seguito dell’accaduto.
Una favola a lieto fine che dimostra l’importanza di saper effettuare una rianimazione corretta utilizzando anche i defibrillatori. Corsi che tutti dovrebbero praticare almeno una volta perché possono salvare davvero delle vite.
Su Facebook lo stesso Stefano ha postato un commento a quanto accaduto: «Salvare una vita è la vittoria più bella che ci sia!». A stretto giro la risposta della figlia di Luciani, Filomena: «Io te ne sarò grata a vita. Il mio papà è vivo grazie a te!».