Clima teso sul commissario ad acta. Situazione critica

Il Molise resta l’unica regione d’Italia sprovvista di tale figura

REDAZIONE POLITICA

CAMPOBASSO

Botta e risposta in consiglio regionale a testimonianza che il clima resta estremamente teso in tema di sanità. E non potrebbe essere altrimenti dal momento che il Molise è senza commissario da quasi sei mesi, situazione questa mai accaduta nella recente storia.

Una circostanza ormai drammatica che mette a repentaglio la sussistenza dell’intero sistema sanitario regionale. E’ noto, infatti, che senza commissario ad acta, unico che ha potere di firma, non si possono validare gli atti. Il programma operativo scade il 31 dicembre e dovrà essere rinnovato. C’è poi un investimento di 105 milioni di euro da effettuare su tutti gli ospedali molisani, ma non si può procedere perché manca la firma del commissario ad acta, perché non esiste un commissario. E questo ha ricordo ieri in Aula il governatore Toma parlando del registro tumori. Dopo il suo intervento ha preso la parola il consigliere del Movimento 5 Stelle Andrea Greco che, stizzito, ha ricordato come «le nomine siano sul tavolo del ministro dell’economia da un mese e mezzo».

Il presidente ha quindi tenuto a chiarire che non è il caso di imbattersi in diatribe inutili, ma cercare di lavorare per sbloccare una situazione che sta diventando oltremodo difficoltosa per la nostra regione. Ed ha invitato Greco «se ci riesce, visto che io non ce l’ho fatta – ha detto in Aula – a farsi portavoce con il ministro per sbloccare la situazione».

Il momento resta delicato e le contrapposizioni e gli scaricabarile non giovano certo ai cittadini, gli unici che poi risentono gli effetti negativi di questa situazione. Una soluzione potrebbe anche essere quella di effettuare una nomina transitoria, in attesa che la legge entri in vigore. Perché quando ci sarà l’approvazione del decreto fiscale, all’interno del quale è contenuta la norma che sancisce l’incompatibilità tra commissario ad acta e presidenti di regione, dovranno trascorrere novanta giorni, dalla pubblicazione in Gazzetta, prima della nomina. Un’eternità per il Molise che è l’unica regione sprovvista di una figura fondamentale. Intanto giovedì c’è stato il faccia a faccia in conferenza delle Regioni tra il governatore Toma e il ministro della Salute Giulia Grillo.

«Sul punto – ha commentato Toma – ho rappresentato al ministro che sarebbe un gravissimo errore far passare l’incompatibilità tra la figura del presidente della Regione e quello di commissario ad acta della sanità. Abbiamo ascoltato anche la Calabria che ha portato i dati degli ultimi 9 anni di commissariamento con i quali hanno dimostrano che con commissario ad acta esperto ed esterno la Regione ha avuto un grave aggravio del deficit sanitario. E’ intervenuto pure l’assessore della Regione Campania che ha dimostrato, sempre con dati alla mano, come la Regione sia sul punto di uscire dal piano di rientro perché la figura del presidente commissario sta dando e ha dato buoni risultati. Il ministro Grillo ha risposto che ci sono posizioni politiche da discutere in diversi luoghi. Ne abbiamo preso atto. Ritengo – ha concluso il governatore – che l’incompatibilità abbia profili di incostituzionalità, stiamo studiando la normativa in corso se mai il decreto fiscale arriverà al presidente della Repubblica».