Civitacampomarano, il borgo che combatte lo spopolamento con i murales
di De Lisio Erika
“Il Molise (non esiste) resiste” dice l’inno diffusosi da qualche tempo tra gli abitanti della nostra regione. Lo spopolamento è, ormai, un grattacapo che tormenta particolarmente l’area molisana, come testimoniato dall’ultima rilevazione Istat. I giovani fuggono da una realtà che sta a loro stretta e che non offre loro opportunità, dunque emigrano altrove per studio e per lavoro. La voglia di urlare a gran voce, però, che il Molise c’è e resiste è tanta tra i pochi rimanenti. Peculiarmente ci sta provando, con buoni risultati, il borgo di Civitacampomarano, il quale promuove da tre anni il cosiddetto CVTà Street Fest, una manifestazione firmata Alice Pasquini, in arte AliCè. Un’idea nata nel 2016, nonché anno della prima edizione, dal presidente della proloco civitese Ylenia Carelli che essendo a conoscenza dell’esistenza di un’artista internazionale, Alice Pasquini, ha proposto alla street artist di giungere a Civita al fine di realizzare un murales. “Instaurando uno splendido legame con l’artista e, -afferma con soddisfazione Ylenia Carelli- parlando della grande passione che motiva quest’ultima, è germogliato in noi il pensiero di valorizzare il paese creando un festival che coinvolgesse giovani talenti e che li mettesse all’opera con interventi live di arte permanente.” Nell’ideale abbraccio che unisce passato e futuro, origini e riscoperte, cvtà si è mostrata l’espressione adatta a dare un nome a tale rassegna. Questo termine, infatti, fonda le sue origini dal modo di dire “a civt”, Civitacampomarano nel dialetto dei suoi abitanti. Per rendere omaggio al passato del piccolo paese molisano e per lasciare una traccia nei suggestivi scorci del paese, “ho dipinto su vecchie porte, per ricordare quello che ora non c’è più” spiega l’artista, ed inoltre aggiunge “per me non è un paese qualsiasi, è il paese natale di mio nonno, ma questo l’autrice della mail non lo sapeva”.
Una squadra di artisti pronti ad impegnarsi per valorizzare un piccolo borgo, con l’ausilio anche delle signore del paese, le quali accompagnano la manifestazione con tipiche prelibatezze. Questi, oggi, sono ancora più motivati in seguito alla notizia dei numerosi movimenti franosi che stanno interessando il cuore del piccolo centro abitato.
Dunque, Civitacampomarano è un vero e proprio esempio di una comunità unita e pronta a prodigarsi per cambiare la stretta realtà in cui viviamo.