Cinghiali, la Coldiretti incalza la Regione: «Finito il tempo delle promesse»

L’associazione alza la voce dopo la morte del 49enne: «Avevamo consegnato una proposta di legge rimasta inascoltata»

CAMPOBASSO. «Quello che temevamo purtroppo si è verificato». Questo il commento amareggiato e sgomento del Delegato Confederale di Coldiretti Molise, Giuseppe Spinelli, per la morte del 49enne, sposato e padre di tre figli, deceduto dopo 13 giorni di rianimazione, perché finito fuori strada con la propria auto, all’alba del 22 dicembre scorso, sul tratto tra Montenero di Bisaccia e San Salvo, nel tentativo di evitare l’impatto con un cinghiale. «Sono mesi – afferma Spinelli – che chiediamo al presidente della Regione, Donato Toma, e all’assessore all’Agricoltura, Nicola Cavaliere, di intervenire e trovare subito una soluzione al problema tanto letale per l’economia quanto pericolosissimo per l’incolumità delle persone, visto che questi animali entrano ormai indisturbati nei centri abitati e spesso aggrediscono agricoltori a lavoro nei propri campi».

In tutti questi mesi «l’impegno di Coldiretti non si è fermato alla semplice denuncia, seppur incessante, del problema, ma l’Organizzazione è passata alla proposta, fornendo indicazioni alla politica nazionale per risolvere l’emergenza e consegnando al presidente Toma, all’Assessore Cavaliere e ai gruppi consiliari una proposta di legge regionale, scritta sulla falsa riga di quella approvata dalla Regione Marche, che consentisse agli agricoltori, muniti di regolare licenza di caccia ed armi adeguate, di poter abbattere i cinghiali nel proprio fondo nel corso di tutto l’anno, consentendo agli imprenditori di proteggere i loro campi dalla devastazione dei cinghiali abbassandone nel contempo il numero. Il tempo delle promesse – conclude il delegato confederale di Coldiretti Molise – è finito. Non è più possibile temporeggiare celando il problema dietro una normativa nazionale che non consente l’abbattimento di cinghiali al di fuori del periodo di caccia o ne limita il numero di esemplari da abbattere. Siamo difronte ad un’emergenza che rischia di dare il colpo di grazia all’economia regionale e mina il diritto dei cittadini di potersi muovere in sicurezza nell’abito del territorio. La Regione deve intervenire subito e senza esitazione. La posta in ballo è troppo alta per avere dubbi o tentennamenti. Chiediamo pertanto al Governatore una presa di posizione forte del Molise nei confronti del Governo centrale per consentire alla Regione di poter mettere in atto tutte le misure necessarie a fronteggiare l’emergenza in atto».