Cimitero al buio, Colagiovanni: “L’assessore è latitante e il sindaco non interviene”
Il servizio lampade votive è stato sospeso lo scorso 2 febbraio. Il capogruppo dei Popolari per l’Italia: “Stato di abbandono generalizzato. Il M5S si sta sgretolando tra dissidi interni e difficoltà ad amministrare”
di Antonio Di Monaco
Continua, è proprio il caso di dire, la Via Crucis del cimitero di Campobasso. Il nuovo anno è coinciso con il cambio di gestione del servizio lampade votive che è tornato al Comune. L’impatto sull’utenza non è stato proprio dei migliori tanto che lo scorso 2 febbraio, l’Ente di Palazzo San Giorgio comunicò che “vi è una momentanea interruzione del servizio, non imputabile all’amministrazione comunale, che la stessa amministrazione sta provvedendo a risolvere nel modo più rapido possibile”. Da allora, nulla è cambiato in questo senso.
Sulla questione e anche su altre inerenti al cimitero è intervenuto il capogruppo dei Popolari per l’Italia, Salvatore Colagiovanni, che ha evidenziato “i tanti problemi irrisolti: dal blackout all’illuminazione pubblica alla pericolosità per l’incolumità delle persone, denunciata sui social da cittadini, che hanno trovato divelti da neve e vento i tetti di alcuni loculi. Per non parlare di uno stato di abbandono generalizzato. E l’assessore al ramo – si è chiesto il consigliere – cosa fa? Latita. È trascorso già un mese dalle prime denunce, attraverso interrogazioni e interpellanze, in assise civica dei colleghi Esposito, Tramontano e Trivisonno, ma nulla è stato fatto. L’indignazione dei cittadini si fa sempre più viva.
Dunque, “se l’assessore al ramo latita – ha ribadito l’esponente dei Popolari – perché non interviene il sindaco Gravina? Il M5S, arrivato a Palazzo San Giorgio, con tutte le buone intenzioni, si sta sgretolando tra dissidi interni e difficoltà nell’amministrare la cosa pubblica. Al Cimitero la situazione è grave. Occorre fare in fretta perché – ha concluso Colagiovanni – i campobassani non sono più disposti ad attendere i tempi lunghi nella risoluzione dei problemi cui ci sta abituando la maggioranza pentastellata”.