Chiusura Caracciolo, interviene Caselli

Giancarlo Caselli
Giancarlo Caselli

CASTELGUIDONE. Don Alberto Conti promotore del convegno Caritas su legalit? e ambiente, ha visto l?altra sera a Castelguidone, piccolo centro dell?entroterra abruzzese a ridosso del confine molisano, anche la presenza dell?ex procuratore di Palermo, Gian Carlo Caselli. Nel corso del convegno Giuseppe Turilli, gi? sindaco di Castelguidone, ha posto l?accento sulla soppressione dell?ospedale alto molisano ?ncora di riferimento per il diritto alla salute anche dei paesi al confine. Un botta e risposta riportata integralmente da ecoaltomolise.net.?Dottor Caselli, non le pare che la soppressione dell?ospedale ?Caracciolo? di Agnone possa essere considerato un reato commesso contro le popolazioni montane che da anni hanno fatto riferimento a quel presidio sanitario??Questa la domanda diretta di Turilli a Caselli. ?Non ho elementi per poter giudicare il fatto specifico ? ha risposto l?ex procuratore siciliano – Certo ? che la chiusura di un ospedale, fosse anche di un ambulatorio ? sempre un dramma per le popolazioni locali. Oggi i tagli alla sanit? ci vengono presentati, dal Governo centrale, come un obbligo, come necessari, come se non si potesse fare altrimenti. Ci? che va considerato, per?, ? che a monte di tutto, di questa logica che impone i tagli ai servizi, c?? l?illegalit? economica. Quest?ultima si compone di tre elementi essenziali: l?evasione fiscale, che in Italia ? stimata in 120 miliardi di euro all?anno, la corruzione, altri 60 miliardi all?anno, e l?economia mafiosa, calcolata in oltre 150 miliardi di euro all?anno. A conti fatti si tratta di un?enorme massa di denaro: 330 miliardi di euro all?anno, che viene sottratta alle casse dello Stato e potrebbe finanziare centinaia di ospedali, ad esempio, ma anche tanti altri servizi al cittadino?. Illegalit? economica dunque da combattere come risorsa ed il mantenimento anche del San Francesco Caracciolo. V.L.