Chiedevano fino a 15mila euro di pizzo, arresti nel clan attivo anche in Molise

8 le persone finite nella rete dei carabinieri: estorcevano a commercianti e ristoratori, somme da un minimo di 250 sino a 15mila euro

È attivo anche in Molise il sodalizio criminale smantellato nelle scorse ore dai carabinieri nella confinante Campania. L’indagine svolta attraverso attività istruttorie, intercettazioni telefoniche, ambientali e servizi di pedinamento, è stata coordinata dalla procura distrettuale antimafia e condotta dai carabinieri: otto, complessivamente, le persone destinatarie di un provvedimento della procura e accusate di estorsione e tentata estorsione continuata in concorso, aggravati dall’aver agito con metodo mafioso. Le persone arrestate appartengono al clan dei Casalesi e, come è risultato dalle indagini condotte dagli inquirenti, oltre che nella provincia di Caserta, il clan risulta attivo anche nella nostra regione.

I reiterati tentativi di estorsione sarebbero stati portati a termine ai danni di esercizi commerciali, tra i quali soprattutto ristoranti e imprese di trasporti.

Nel corso delle verifiche effettuate dai carabinieri sono state accertate e documentate ripetute estorsioni tentate e consumate con richieste, anche ingenti, di somme di denaro da parte degli indagati, alcuni dei quali pregiudicati per reati di tipo mafioso. Le cifre estorte ai commercianti andavano da un minimo di 250 ad un massimo di 15mila euro.

Il blitz, che ha messo in luce l’attività del sodalizio anche nel nostro territorio, conferma che i tentacoli della criminalità organizzata ormai si sono estesi da tempo anche in Molise attraverso diversi canali tutti collegati a traffici illeciti.