TERMOLI. Solo il prossimo 1 marzo si sapr? se i diciotto indagati nell?indagine sulle ?Chiavette magiche? saranno rinviati a giudizio oppure no. Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Larino ha, infatti, rinviato l?udienza che si sarebbe dovuta tenere mercoled? sul caso della clonazione dei dispositivi di pagamento dei distributori di bevande e dolciumi che pi? di un anno fa ha scoperchiato il ?vaso di Pandora? di un andazzo che pare fosse molto diffuso non solo alla Fiat ma anche in altri stabilimenti che erano forniti dalla stessa ditta di distribuzione delle macchinette. Il Gup ha accolto l?impedimento di uno degli avvocati delle persone finite sotto la lente di ingrandimento dei carabinieri della compagnia di Termoli, facendo di fatto slittare l?udienza all?inizio di marzo. Secondo l?inchiesta il gruppo era guidato da un leader che aveva scoperto come clonare le chiavette per il pagamento degli snack e delle bevande presso i distributori automatici in uso alla Fiat di Termoli e in altri stabilimenti mettendo in atto un vero e proprio giro di clonazioni che avevano prodotto un buco ingente per la ditta che si occupa del rifornimento delle macchinette. Quindici degli indagati dovranno rispondere a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e all?alterazione degli strumenti di pagamento. Ad altri tre non viene contestato il reato associativo e vengono considerati altri aspetti. A costituirsi come parti civili sono state l?azienda che rifornisce i distributori e la stessa Fiat che nei mesi scorsi ha anche fatto partire i licenziamenti per i dipendenti ?infedeli?. Sarebbero in corso delle trattative con le parti civili per raggiungere degli accordi transattivi. Per i dipendenti che hanno perso il posto e hanno fatto ricorso inizia invece il percorso che li porter? davanti al giudice del lavoro.?