Ripartire con il piede giusto. E’ questo l’obiettivo della Chaminade guidata da Paolo Pizzuto che, senza Ruscica vuole regalare e regalarsi una grande partita contro un avversario, il Capurso, che naviga nei quartieri nobili della classifica. La sfida, dunque, non è facilissima per i ragazzi del presidente Bossi, decisi comunque a tornare al successo dopo il ko di stretta misura contro il Cristian Barletta che ha chiuso il 2015. Durante la sosta la squadra ha lavorato con grande concentrazione e con la voglia di puntare alla grande impresa. “Cercheremo di allontanarci dalla zona pericolosa della classifica – sottolinea il tecnico Pizzuto alla vigilia – cercando di dare continuità a prestazioni e risultati nel girone di ritorno. Oggi ci attende una gara difficile contro un’avversaria che certamente vorrà continuare a stupire e mettersi in mostra anche in coppa Italia. C’è stata la pausa per le festività e questa è un’incognita non di poco conto. Tuttavia sono fiducioso per il match di questo pomeriggio”. Il Capurso si presenta alla palestra Sturzo forte di una posizione di classifica invidiabile e di un cammino che ha portato i pugliesi a giocare alla pari con le grandi del raggruppamento. Per la sfida odierna mancheranno all’appello lo squalificato Demola e l’infortunato Marco Squeo. Per il resto tutti gli altri elementi saranno a disposizione. L’obiettivo del Capurso è chiaro come conferma Vito Taccogna. “La partita è importante per riprendere il cammino interrotto a dicembre – spiega – la Chaminade è una squadra solida e lo ha dimostrato anche contro di noi nella prima giornata d’andata. Nella circostanza ci ha messo in seria difficoltà segnando otto reti. Siamo comunque in forma, abbiamo lavorato bene durante la pausa e vogliamo portare a casa l’intera posta in palio. Noi, insieme al Canosa, rappresentiamo le più belle sorprese del girone di andata. Siamo riusciti a raggiungere un traguardo importante come la partecipazione alla Coppa Italia, per certi versi inaspettato all’inizio della stagione. Qui al Capurso – chiosa Taccogna – ho trovato una grande famiglia e dei compagni di squadra che oltre a farmi sentire a casa mi insegnano a stare e a giocare in questa categoria. Mi riferisco a Corona, Satalino e Garofalo. Mi aspetto un girone di ritorno come quello di andata, poi potremmo anche sognare qualcosa di importante”.