Centrosinistra “assente” a Campomarino. Facciolla: «Le colpe non sono ascrivibili al Pd»
Il coordinatore cittadino, Vincenzo Cordisco: «A un certo punto della trattativa sono prevalsi i personalismi. Noi da partito responsabile non avevamo chiesto nulla»
REDAZIONE TERMOLI
E’ la notizia che forse più di tutte ha “sconvolto” il sabato di presentazione delle liste per le amministrative 2019. Il centrosinistra che “manca all’appello” a Campomarino non è certo passato inosservato. E così, a 24 ore di distanza da quel “buco” di candidature, sono il segretario regionale del Pd, Vittorino Facciolla, e il coordinatore cittadino di Campomarino e consigliere comunale uscente, Vincenzo Cordisco, a raccontare quello che è accaduto nel “sabato nero” del centrosinistra campomarinese. «In merito alla mancata presentazione di una lista elettorale di centrosinistra per il rinnovo del Consiglio comunale di Campomarino – si legge in una nota di Facciolla – il Partito Democratico non può che esprimere rammarico avendo impiegato ogni sforzo possibile affinché, viceversa, venisse composta e depositata per accedere alla competizione elettorale con propri esponenti. Infatti, con il massimo senso di responsabilità politica, il PD ha messo a disposizione valenti e rappresentativi candidati senza opzionare nessun ruolo, né quale candidato sindaco e né con logiche spartitorie future. Altrettanto responsabilmente – continua Facciolla – ha espresso piena convergenza su ambedue i nominativi presenti sul tavolo delle trattative ed interessati a guidare la lista civica – prevalentemente di centrosinistra – che fino a ieri mattina era presente nel panorama politico di Campomarino. Appare oltremodo evidente che alcuna responsabilità può essere ascritta al Partito Democratico di Campomarino per la mancata presentazione della lista, semmai, l’unica responsabilità ascrivibile al Partito Democratico, è quella d’aver confidato che gli alleati avessero la giusta maturità politica per superare personalismi ed incomprensioni. Così non è stato, con nostro sommo dispiacere». Una posizione che, di fatto, è stata espressa anche da Cordisco che nella videointervista pubblicata in alto, racconta quelle che sono state le settimane che hanno preceduto l’epilogo di sabato mattina. «A un certo punto della trattativa sono prevalsi i personalismi e non si è riusciti a chiudere il cerchio. Noi del Pd – ha affermato Cordisco – abbiamo fatto di tutto per cercare di far fare sintesi rispetto ai vari gruppi ma non c’è stato l’intuito a portare avanti un ragionamento per questo paese. Sono trascorsi 10 anni di amministrazione di Cammilleri e il paese sta andando indietro e non avanti». Sotto la lente i tanti nomi che sono stati presentati nel corso della trattativa. «Nella prima fase delle consultazioni – ha proseguito Cordisco – il Pd, nella mia persona e nel Direttivo che avevo convocato e coordinato, aveva deciso di sostenere la candidatura di Alessandro Di Labbio, unica candidatura disponibile assieme a Pierdonato Silvestri che però rappresenta un’area lontana e ostica rispetto a noi. E quindi si era presa la decisione di appoggiare Di Labbio, poi nella discussione per scegliere il candidato sindaco ci è stata proposta due giorni fa la candidatura di Giuseppina Occhionero e io in un primo momento ho dato la mia non disponibilità alla situazione, ma da partito responsabile che preferisce fare le cose per il paese e non per i propri personalismi abbiamo deciso di appoggiare qualsiasi candidatura che ci veniva proposta alla luce del fatto che non abbiamo chiesto nulla». Una candidatura che, però, non ha visto mai la luce. «L’onorevole Occhionero che ha presentato la propria candidatura non è riuscita a chiudere la fase che serviva per depositare una lista competitiva e vincente». Adesso il Pd e il centrosinistra dovranno ripartire dalla “base” e attendere altri cinque anni considerando che, chiunque dovesse vincere tra MoVimento 5Stelle e Silvestri, non ci sarà alcuna rappresentanza di centrosinistra in consiglio comunale a Campomarino. «Noi siamo pronti a questa nuova sfida. Avevamo improntato un programma proprio perché eravamo già disponibili a qualsiasi cosa ci veniva proposta. La sfida ricomincia da qui. Oggi le liste sono due, M5s e Silvestri, faremo una scelta di campo su quello che bisognerà fare. Noi siamo pronti a fare opposizione da fuori perché non abbiamo rappresentanti in consiglio ma staremo attenti a tutto quello che questa amministrazione proporrà per il bene del nostro paese».