Centro per l’Impiego, utenti infuriati e dipendenti “soffocati” da richieste (FOTO)
Continuano i disagi: proteste da parte dei cittadini
È ancora caos al centro per l’Impiego del capoluogo. Anche in questi giorni si stanno verificando lunghe code con i cittadini che spesso sono costretti a fare file anche di ore magari dopo essersi alzati all’alba per recarsi dinanzi agli uffici (il ricevimento del pubblico è ancora diviso, numericamente, per fasce orarie) per poi tornare a casa a mani vuote, senza aver risolto nulla. Ma a lamentarsi non sono solo i cittadini: infatti ci siamo recati presso la struttura del capoluogo e alcuni dipendenti, che hanno chiesto di restare anonimi, hanno di fatto confermato le difficoltà nell’erogare i servizi.
«Ci sono diverse criticità – afferma uno dei dipendenti – a cominciare dalla carenza di personale. Con “quota 100” diversi dipendenti sono andati in pensione e non dobbiamo dimenticare che, per svolgere un lavoro che negli ultimi anni è aumentato in maniera esponenziale, si è passati da circa 30 a scarse 10 unità. Il parco tecnologico – continua – sarebbe da rinnovare, lavoriamo con macchine ormai obsolete. La struttura nella quale operiamo pure presenta delle criticità (infiltrazioni ai piani più alti etc). Oltretutto – continua – i navigator non hanno accesso al database; la loro competenza è riservata solo ad alcune materie e dunque i colleghi degli altri reparti sono addirittura costretti ad un surplus di lavoro.
Inoltre – termina- abbiamo più volte, ma invano, sollecitato anche la presenza di una guardia giurata a presidiare l’ingresso. Purtroppo si verificano spesso momenti di tensione difficili da gestire e in più di qualche occasione con grande difficoltà la situazione è stata tenuta sotto controllo. Spesso sono i cittadini stessi, all’ingresso, ad autogestirsi. Ci auguriamo dunque che, in virtù di tutte queste criticità oggettivamente presenti, si possano adottare dei provvedimenti volti a migliorare l’attuale condizione».
Una giornata, quella di ieri, che pure ha fatto registrare cittadini in coda e soliti disagi ormai noti.