L’Appennino nuovamente in marcia
Da tempo la comunità di Castel Del Giudice in Molise è in marcia e in movimento lungo questo percorso di ricostruzione della nuova urbanità appenninica contemporanea, e da oggi si candida a essere formalmente laboratorio sperimentale di questo rinnovato policentrismo. L’aggiudicazione del Bando Borghi Linea A del PNRR è infatti solo un tassello, certamente importante, di una traiettoria che muove da lontano. (CLICCA QUI PER L’APPROFONDIMENTO)
Al cuore di questo progetto di rigenerazione locale e comunitaria di Castel Del Giudice vi è l’idea di costruire una “comunità delle competenze” che mira a diventare il luogo della sperimentazione del vivere contemporaneo, secondo i princìpi della transizione ecologica e della nuova modalità di vita delle aree interne.
A tal fine, coniuga la ricerca avanzata in diversi ambiti tematici, con il valore della ricerca applicata nei luoghi tipicamente identificati come marginali, lontani dai grandi centri metropolitani e universitari. È un rovesciamento radicale di sguardo e di prospettiva: l’idea del margine al centro, capace di “rimettere al lavoro” nuovamente spazi fisici e comunità colpiti da abbandoni e spopolamenti.
Castel del Giudice inteso come Centro di (ri)Generazione – Attrattività abitativa e culturale per l’Appennino è una proposta concreta che dà forma a questa visione di laboratorio sperimentale per la nuova residenzialità contemporanea. Il suo obiettivo è trasformare questa comunità in un centro sperimentale di eccellenza per la produzione di conoscenza specialistica e di innovazione territoriale.
Il centro di rigenerazione deve potersi basare sulla conoscenza, sulla ricerca applicata e sull’impegno a favore dei propri cittadini. Al contempo ha l’ambizione di diventare un germe rigenerativo che sappia guardare ai territori circostanti, diventando una fonte di ispirazione e attivando nuove iniziative, progetti e politiche in grado di sostenere, rilanciare e consolidare le zone interne circostanti, e mettendosi a rete con le sperimentazioni dell’intero Appennino.
Sono tre gli assi su cui si appoggia il progetto di un nuovo Castel del Giudice:
(a) “welfare e comunità”, per rafforzare le condizioni abitative e investire nei sistemi integrati a servizio della nuova residenzialità, permanente e temporanea;
(b) “sviluppo sostenibile delle risorse naturali”, per sperimentare la transizione
ecologica in chiave locale, e per diventare laboratorio per nuove competenze e per integrare la riqualificazione ambientale con quella sociale applicando concretamente i principi di una ecologia integrale:
(c) “attrattività turistica e territoriale” per valorizzare gli asset culturali, secondo equilibri tra residenzialità, turismo, e accoglienza
