“Caso Salvini”, Sbrocca “attacca” Di Michele

«Mi chiarisca la sua posizione all’esito della votazione sulla piattaforma Rousseau»

REDAZIONE TERMOLI

Da un lato il sindaco Sbrocca che ha voluto “stuzzicare” il consigliere pentastellato Nick Di Michele sulla sua posizione riguardo l’esito della votazione sulla piattaforma Rousseau, dall’altro lato la posizione del consigliere di maggioranza Vincenzo Sabella proprio all’indomani di quella stessa votazione e nel mezzo il “caso Salvini” che rischia di trasformarsi in una sorta di boomerang anche per la maggioranza di centrosinistra alla guida del Comune di Termoli. Sì perché se da un lato Sbrocca ha voluto “punzecchiare” l’esponente pentastellato «sentendo l’esigenza di chiedere la posizione riguardo l’esito della votazione», è stato il doppio post pubblicato da Sabella (che negli ultimi tempi ha espresso su Facebook più di una volta la propria “vicinanza” a tematiche care alla Lega di Salvini) a destare più di qualche punto interrogativo. «Caro consigliere Di Michele – scrive il primo cittadino – sento l’esigenza di chiedere a lei quale rappresentante in Comune di tutti i grillini di Termoli, qual è la sua posizione riguardo all’esito della votazione sulla piattaforma Rousseau che ha espresso la volontà del M5S di garantire l’immunità parlamentare al reo confesso Salvini (così come facevano tutte le altre forze politiche che voi dicevate di combattere)». L’intenzione di Sbrocca non è quella di «entrare nel merito». Al primo cittadino, però, non sfugge un passaggio: «voglio solo ricordare che il M5S aveva fatto contro la concessione dell’immunità parlamentare uno dei cardini della propria azione politica, come a dire che ci si difende nel processo e non dal processo. Nel primo caso eclatante in cui è venuto a doversi confrontare con questo tema purtroppo il movimento ha rimangiato il proprio credo. Aspetto una sua precisa e puntuale risposta preferibilmente senza vagheggiamenti». E se, al momento, la risposta di Di Michele non c’è stata (un paio di ore dopo il comunicato sul profilo Facebook del consigliere pentastellato è apparso un post con una “lista” delle «tragedie causate da Sbrocca – afferma Di Michele – e dal suo cucuzzaro»), sempre su Facebook, invece, è stato un altro consigliere comunale, questa volta di maggioranza, a dare adito a polemiche che lo hanno di fatto “costretto” a pubblicare un’altra precisazione. Si tratta di Vincenzo Sabella, passato nei giorni scorsi agli onori della cronaca per essere stato al centro di un botta e risposta mediatico con Selvaggia Lucarelli per l’episodio che aveva visto alcune persone musulmane pregare davanti alla stazione di Termoli. Questa volta, invece, Sabella è entrato nel merito della votazione sulla piattaforma Rousseau. «La piattaforma Rousseau con i circa 52.000 votanti – si legge in un post pubblicato nelle prime ore di ieri mattina – ha giustamente negato l’autorizzazione a procedere per il Ministro dell’interno Matteo Salvini. E non poteva essere diversamente, non si processa un Ministro per aver difeso i confini nazionali». Un post che lo ha “costretto” a un chiarimento anche in riferimento alla nota inviata, poche ore dopo, dal sindaco Sbrocca. «Il Sindaco Angelo Sbrocca – afferma il consigliere di maggioranza – non è entrato nel merito della decisione, ma ha semplicemente sottolineato che il movimento cinque stelle ha fatto della lotta all’immunità parlamentare un argomento cardine della propria azione politica. Io, in linea con il mio pensiero di sempre, ed entrando nel merito ritengo che il movimento cinque stelle abbia certamente rinnegato se stesso con questa decisione, ma mi compiaccio del risultato finale. Il tutto c’entra molto poco, anzi nulla – specifica Sabella – con l’attività amministrativa del Comune di Termoli e con il mio sostegno al Sindaco e alla maggioranza che non sono mai venuti meno». Parole che sembrerebbero non essere piaciute a più di qualcuno tra le fila della maggioranza, considerando anche le “uscite social” del recente passato.