CAMPOBASSO. Si innesca politicamente la vicenda nata nell’ultimo mese che vede protagonista l’assessore regionale Vittorino Facciolla e l’avvocato Oreste Campopiano. Dopo una sfida sui social network, poi ripresa dalla stampa regionale e nazionale (con la Iena Filippo Roma che tallona l’avvocato sammartinese sia a Campobasso martedì che mercoledì a Roma), la vicenda dei presunti abusi sui fondi post sisma arriva sul tavolo del presidente della giunta regionale, Paolo di Laura Frattura, attraverso una lettera resa pubblica dallo stesso Campopiano destinata a creare
non poco imbarazzo nei piani alti di palazzo Vitale, poiché il professionista termolese chiede la testa di Facciolla.“Le ho trasmesso l’esposto-denuncia – scrive Campopiano – che ho formalizzato alla Procura Generale presso la Corte di Appello di Campobasso, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino ed alla
Procura presso la Corte dei Conti del Molise, nei confronti dell’assessore e vice Presidente della Giunta regionale
Vittorino Facciolla, afferente la questione dei finanziamenti per la ricostruzione post terremoto da lui richiesti ed ottenuti, come a Lei ben noto.”“Tanto perché – aggiunge Campopiano – a prescindere dalla sussistenza di eventuali illeciti di evidenza penale o contabile rimessa agli Organi giurisdizionali competenti, Lei possa valutare la eventualità di attivare i Suoi poteri istituzionali e, conseguentemente, quelli dell’ARPC intesi alla revoca dei finanziamenti, ove mai gli stessi non fossero dovuti in virtù di quanto dedotto e documentato nell’esposto. Ma vi è un altro aspetto che mi permetto di segnalare alla Sua sensibilità di massimo interprete della Istituzione Regionale, che è quello connesso alla valutazione di opportunità di revocare o di sospendere dall’incarico di Giunta il predetto Facciolla Vittorino, laddove Lei ritenesse di condividere la chiara ed inequivoca lettura della normativa di riferimento dettata nella Ordinanza Commissariale n. 13/2003 e nel decreto dello stesso Commissario delegato n. 128/09, anche queste a Lei ben note.” Campopiano illustra poi le due recenti sentenze del Tar Molise che, accogliendo i ricorsi proposti da alcuni cittadini di Larino, Provvidenti e San Giuliano di Puglia, cui era stato negato l’accesso al contributo per la ricostruzione delle loro case, ha stabilito che l’assegnazione delle risorse finanziarie non può prescindere da criteri di priorità certi e predeterminati, rilevando nella fattispecie l’assenza di motivazione circa le ragioni della esclusione dei ricorrenti i cui progetti erano inseriti in classe di priorità “A”.“Se pertanto Lei – rivolgendosi al governatore – dovesse ritenere la erroneità dei finanziamenti concessi, invece, al Suo assessore per la ristrutturazione di immobili acquistati
dopo il terremoto da adibire a pertinenza della propria abitazione, non potrà che valutare la sollecitata necessità
di adottare le conseguenti determinazioni.”