Caporalato in ?trasferta? da Mondragone a Sesto Campano. Una vicenda che ha scosso la comunit? di Sesto Campano. Sequestrato un furgoncino, un altro si sarebbe allontanato non appena gli Uomini della Forestale hanno raggiuto la localit? segnalata. Due sono riusciti a scappare dunque, altri 47 bulgari sottoposti a tutti i controlli. Operazione condotta dal Corpo Forestale dello Stato, in collaborazione con la Questura e la Prefettura di Isernia, uffici immigrazione. Sotto il coordinamento della Prefettura e della Questura di Isernia dunque i lavoratori sono stati portati presso il Comando Stazione Forestale di Venafro dove, a cura della Polizia Scientifica della Questura di Isernia, si ? proceduto agli accertamenti di rito. Fino a tarda sera il risultato della verifica ha portato a liberare una quindicina di bulgari. Ma ricostruiamo tutta la vicenda. Arriva una segnalazione al numero 1515 del Corpo Forestale dello Stato e scattano i controlli a Sesto Campano. Nella segnalazione si parla apertamente di caporalato. Gli uomini della Forestale del Comando di Isernia e della stazione di Venafro arrivano sul luogo segnalato e trovano ben 49 bulgari a raccogliere, in un terreno, fagiolini. Due i furgono individuati che servivano per il trasporto dei 49 bulgari da Mondragone a Sesto Campano, perch? il terreno coltivato per il raccolto dei fagiolini era stato fittato da un imprenditore agricolo del posto a imprenditori di Mondragone. Dei 49 fermati quasi nessuno erano in regola con i documenti. La segnalazione era pervenuta, per l?esattezza, alla Centrale Operativa di Campobasso del Corpo forestale dello Stato. A seguito si sono messi subito in azione gli uomini del Comando Stazione di Venafro che hanno individuato in un terreno agricolo nel comune di Sesto Campano. Su quel terreno stavano lavorando una quarantina di persone intente alla raccolta di ortaggi (fagiolini). Come scrivono dal Corpo Forestale dello Stato ?a seguito delle verifiche svolte sul posto ? emerso che le persone, di nazionalit? da accertare ma comunque straniera, erano tutte eccetto una, prive di documenti d?identit?. Le prime ricerche effettuate presso gli uffici competenti hanno confermato la mancanza di contributi previdenziali e di regolari rapporti di lavoro. Il personale forestale intervenuto ha altres? accertato che l? attivit? era svolta su un terreno di propriet? di un cittadino di Sesto Campano che aveva regolarmente venduto il raccolto a corpo ad un imprenditore di Mondragone, centro del casertano che ? finito spesso anche in cronaca nazionale per episodi di caporalato Questo imprenditore secondo le prime indagini avrebbe dovuto curare anche la raccolta. Le verifiche comunque stanno proseguendo anche sul proprietario del terreno. Una vicenda comunque tutta da chiarire che potrebbe riservare nelle prossime ore, risvolti clamorosi. Anche perch? occorre capire chi doveva assumere i lavoratori. Per il momento si parla di caporalato e lavoro in nero. Fino alle ore 21 di ieri sera, Forestale, Protezione Civile hanno provveduto a fornire ai lavoratori fermati panini, pizze e acqua. Si attendevano indicazioni per il trasferimento dei 47 bulgari bloccati nelle campagne di Sesto Campano e trasferiti nella sede della stazione del Corpo Forestale di Venafro, lungo il centralissimo Corso Campano.
Marco Fusco