La segnalazione del Comitato “In seno al problema” che dopo il sit-in in Consiglio Regionale organizza un’altra protesta davanti all’ospedale di Isernia
ISERNIA. Mentre ancora non si sono spenti gli echi della protesta che stamane, 22 ottobre 2019, ha invaso il Consiglio Regionale che il Comitato “In Seno al Problema” è già pronto a organizzare un nuovo sit-in. Questa volta davanti all’ospedale “F. Veneziale” di Isernia. Il prossimo 29 ottobre, ore 10.15, per manifestare ancora una volta contro lo stop dell’attività chirurgica complessa presso il Servizio di Senologia del presidio ospedaliero pentro, conseguenza dell’accorpamento nella Breast Unit di Campobasso. A questo ridimensionamento si deve aggiungere anche la chiusura definitiva di Neurofisiopatologia, prevista per il prossimo 15 novembre. A seguito della tale stamane i cittadini hanno chiesto a Toma l’istituzione di un ambulatorio attivo h24 per garantire l’assistenza a coloro che vengono colpiti da ictus e da altre patologie tempo-dipendenti.
Mentre l’avvocato del Comitato, Oreste Scurti, annuncia che impugnerà gli atti considerati illegittimi che riguardano il ridimensionamento del presidio ospedaliero pentro proprio al termine del sit-in di stamane una notizia clamorosa sconvolge i partecipanti al sit-in. È il portavoce del comitato ad annunciare che contemporaneamente a quegli attimi concitati della protesta al “Veneziale” «dai vertici della Breast Unit sarebbe stato ordinato di rimuovere i cartelli posti dinanzi agli ambulatori di Senologia», ha dichiarato Izzo definendolo «un fatto molto grave», anche perché gli interventi chirurgici programmati alla mammella si concluderanno solo il prossimo 31 ottobre e l’attività ambulatoriale e diagnostica proseguirà nonostante i tagli al servizio. «In questo modo – fanno sapere dal Comitato – si creeranno ulteriori disagi ai pazienti che usufruiscono degli ambulatori».