Canali di Rio Vivo, il Movimento 5 stelle interpella Roberti

“ll nostro, oggi ancor di più, continua ad essere il paese della memoria corta -si legge in una nota del Movimento 5 stelle di Termoli- Pronti a piangere le vittime o i danni subiti ma incapaci spesso e volentieri  di trovare soluzioni o di pretendere che chi quelle soluzioni le deve trovare, lo faccia sul serio. Correva l’anno 2003 e la  costa molisana fu sommersa da una inondazione anomala a causa del maltempo e della piena del fiume Biferno che causò l’apertura delle paratie della Diga del Liscione. L’onda anomala allagò l’intero nucleo industriale in cui insistevano più di 100 aziende,  il quartiere Rio Vivo Marinelle con centinaia di famiglie salvate dalle forze dell’ordine e dalla protezione civile, e la statale 16 tra Termoli e Campomarino. 

Ed ancora.  Nel 2011 l’allagamento di via Delle Palme, a causa del tracimamento della rete fognaria, provocò la condanna del Comune di Termoli, ad un risarcimento di circa 300.000,00 euro. 

Gli effetti dei cambiamenti climatici sono oramai tragicamente sotto gli occhi di tutti. Alluvioni improvvise che scaricano sul suolo in pochi minuti masse d’acqua enormi, sono frequenti . Per trovare una soluzione agli effetti devastanti di questi fenomeni,  alcune Amministrazioni particolarmente illuminate hanno avviato dei programmi di interventi mirati a ridurre le superfici di pavimentazioni impermeabili e a realizzare sistemi di raccolta e deflusso delle acque in eccesso.

Ed allora se prevenire è meglio che curare, ciò che un buon amministratore dovrebbe chiedersi è:”Cosa devo fare per la città che amministro per salvaguardarla e proteggerla” ?La risposta non è semplice, lo comprendiamo, come capiamo che quando non ci sono fondi disponibili, tutto diventa più complicato, ma dinanzi alla sicurezza non c’è giustificazione che tenga.

E veniamo al dunque.

Nel mese di giugno, a seguito di un sopralluogo effettuato con la IV Commissione in quel di Rio Vivo, abbiamo potuto constatare lo stato di degrado di molti canali di scorrimento delle acque. Ricoperti di erba  detriti e immondizia rappresentano un pericolo, capirete bene, di quale portata, in caso  di “flash flood”.

Per questo abbiamo depositato in data odierna, interpellanza con cui chiediamo al Sindaco e all’assessore competente di sapere 

 1)Se ha provveduto a mappare – monitorare lo stato dei canali che insistono sul territorio, in vista della stagione invernale.

2)Se e quali azioni intende intraprendere per impegnare gli enti gestori dei canali, alla messa in sicurezza degli stessi, alla loro pulizia e a tutti gli interventi idraulico-naturalistici necessari per la sicurezza e l’incolumità pubblica.

3)Se nell’esercizio dei propri poteri previsti dall’art. 50, comma 5, D.lgs n. 267 del 18.08.2000, intende intervenire per  porre termine alla situazione di grave incuria e di degrado del territorio e dell’ambiente, che reca peraltro pregiudizio al decoro urbano e alle esigenze di tutela dei residenti, con rischi per la salute pubblica.

Benedetto Croce, alla domanda “Ma cosa è, dunque, l’onestà politica?” il filosofo liberale rispose: “L’onestà politica non è altro che la capacità politica: come l’onestà del medico e del chirurgo è la sua capacità di medico e di chirurgo, che non rovina e assassina la gente con la propria insipienza condita di buone intenzioni e di svariate e teoriche conoscenze”.