Campobasso “s’ImbrARTa” di Misteri, presto i murales anche a Fontanavecchia
Il nuovo intervento di riqualificazione urbana prenderà il via dal mese di marzo con due artisti di fama internazionale
CAMPOBASSO
ALESSANDRA CARAFA
Un intervento di riqualificazione urbana, pensato come una cooperazione in sinergia tra più assessorati, con la sapiente guida dell’associazione Malatesta, che lavorerà al fianco dell’amministrazione comunale per garantire un “risultato” di arte di qualità, dedicato ai Misteri. Il progetto si intitola “ImbrARTiamo Street art Misteri” che si inserisce nell’anno dedicato a Di Zinno per i 300 anni dalla sua nascita. Lo scopo ultimo di questo intervento è l’abbellimento della città, precisamente la zona di Fontanavecchia. Ci saranno due artisti di fama internazionale e due artisti selezionati tramite un bando dedicato che sarà pubblicizzato e promosso, tutti gli artisti potranno partecipare e nella giuria di selezione saranno presenti: un esponente del Gai, l’Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e uno della Biennale. «Siamo nel pieno dell’anno dedicato a Di Zinno e ci avviciniamo alla data prevista per l’uscita straordinaria dei Misteri – commenta l’Assessore Rubino – particolare attenzione va ai giovani e alle nuove attività che saranno svolte prossimamente anche nelle scuole. Di Zinno era, prima di questo anniversario, una figura poco conosciuta e aver acceso i riflettori su questo personaggio è qualcosa di estremamente importante». La progettazione avverrà nel mese di dicembre, nel tentativo di studiare le zone migliori in cui operare, ospitando gli artisti sul territorio. A marzo la vera e propria realizzazione, con la presenza di due artisti di fama internazionale che affiancheranno il lavoro dei due vincitori del bando, per avere una sicurezza maggiore soprattutto sulle superfici più grandi ed impegnative. «Questo progetto è l’espressione di un lavoro di squadra, a dimostrazione che più settori che si uniscono creano progetti trasversali che danno soddisfazione a più esigenze della città. Si vuole cosi sdoganare la Street art rendendola una forma d’arte che ha un rilievo culturale, coinvolge i giovani ed arricchisce la città, la rende un punto fermo per il turismo culturale». La scelta ricade sui quartieri più difficili della città – spiega De Benedittis – ma si pensa che nel tempo questi interventi si possano estendere ad altri luoghi della città. Grazie all’intervento delle politiche giovanili e con la collaborazione degli assessorati, la Street art è entrata nell’amministrazione». A nome dell’associazione Malatesta, Nino Carpenito chiarisce che sarà un progetto di tutti, ci sarà coinvolgimento della popolazione per rendere più bello l’ambiente che influisce spesso sulla vivibilità del quartiere. «Il respiro che abbiamo voluto dare al progetto è stato proprio quello di voler entrare nei quartieri, di ricreare un’umanità attorno a questa forma di bellezza che la Street art dona alla nostra città, non solo come discorso estetico, ma come strumento che permette di creare piccole isole di umanità. Inoltre la strada del Di Zinno – conclude Capenito – si snoda in quella zona, si attiva così un percorso legato ai misteri, in prossimità del museo».