Campobasso perde una persona per bene: se n’è andato Ugo D’Ugo, cultore della tradizione

Ha ideato il ” Cafè Letterario” manifestazione di grande successo; ha organizzato sei edizioni del Premio Nazionale di poesia “G. Altobello”. Nel 2008 ha fondato l’Associazione Culturale “Francesco Jovine”

I suoi interessi culturali erano infiniti e durante la sua vita gli hanno riservato un posto di tutto rispetto nell’ambito della diffusione della tradizione campobassana e non solo. Ugo d’Ugo era una persona per bene, parliamo al passato perché purtroppo nella notte tra venerdì e sabato è salito in cielo, sconfitto da una devastante malattia.

Nato a Campobasso, dopo un breve periodo di attività libera e di dirigente di imprese di costruzioni, è entrato nelle Ferrovie dello Stato, dov’è rimasto fino al pensionamento, nel gennaio 1999.

Fin da ragazzo – si legge sul suo blog – ha scritto poesie dialettali. Ha avuto esperienze giornalistiche sulle pagine regionali di testate nazionali.

E’ stato apprezzato in concorsi di poesia e narrativa. Ha organizzato le attività culturali del Dopolavoro Ferroviario di Campobasso, dalla fine del 1999 alla fine del 2007, organizzando convegni, conferenze, spettacoli e mostre.

Ha ideato il ” Cafè Letterario” manifestazione di grande successo; ha organizzato sei edizioni del Premio Nazionale di poesia “G. Altobello”. Nel 2008 ha fondato l’Associazione Culturale “Francesco Jovine”, onlus di Campobasso.

Con la sua scomparsa la città di Campobasso perde una penna che ci ha lasciato preziosi scritti in prosa e in versi dialettali:

“Quant’è bella la terra d’u Mulise pure s’è chiena de vrecce e malajerva ke le muntagne aute ke la nèva gghianca e ku mare pure sempe azzurre…”