«Campobasso non fu liberata, i tedeschi non c’erano più»: il racconto di un sopravvissuto
Il Quotidiano del Molise racconta la Storia attraverso la viva voce di chi l’ha vissuta
MIMMO DI IORIO
CAMPOBASSO
“Historia magistra vitae”. Oggi, invece, l’hanno (addirittura) eliminata dall’esame di maturità. E allora ve la raccontiamo noi. Attraverso la viva voce dei protagonisti. Di chi quella storia, a volte tragica, l’ha vissuta in prima persona. Perché si conservi memoria e si tramandi ai posteri. Perché sapendo da dove veniamo possiamo imboccare la strada giusta per il futuro. Perché un albero senza radici è destinato a cadere. Perché – per dirla alla Primo Levi – quello che è accaduto può accadere di nuovo. O perché – prendiamo in prestito una recente dichiarazione della senatrice a vita Liliana Segre – “senza conoscere il passato non si diventa uomini”. E allora Il Quotidiano del Molise prova a raccontare la Storia di questa regione. Partendo da un approfondimento sulla “Liberazione” di Campobasso. Lo facciamo attraverso una lunga intervista ad Antonio, classe ’36. Un 82enne dalla mente lucida, così come i suoi occhi quando parla degli “americani”. Quelli che hanno contribuito a liberarci dalla furia nazista. Lui ci presenta una nuova versione: «Campobasso non fu liberata, i tedeschi non c’erano già più, erano fuggiti perché dal Sud avanzavano le truppe di Liberazione. Quando arrivarono i canadesi (per tutti gli americani), la città era già libera. Ma ci diedero cibo e cioccolata». Ci racconta della sirena antiaereo ancora presente in città, di quando il cielo si oscurò sul Castello Monforte, di quando Campobasso divenne Canada Town, di quando rischiò la vita e di quando gli italiani erano tutti fascisti. Un tuffo nel passato a beneficio dei molisani, dei campobassani, ma soprattutto dei giovani. A loro, il futuro, chiediamo di conoscere il passato. Senza paura, perché la Storia non si ripeta e perché è necessario conoscere cosa successe nel posto in cui si vive. La Storia e la conoscenza rompono le catene, unico vaccino contro le paure.