di Daniele Spina
Le calamità naturali sono un problema che da sempre interessa tutto il mondo, portando anche alla distruzione di città e popoli. La nostra regione è afflitta da numerosi terremoti che nei secoli precedenti hanno causato la distruzione di intere aree come quella di Bojano e dintorni, distrutta da un devastante terremoto nel 1805.
Il Molise è tra le regioni più a rischio sismico in Italia e spesso si possono avvertire scosse di terremoto di lieve entità. A peggiorare la situazione è lo stato degli edifici molisani il quale non è molto ottimale data la loro età. Al giorno d’oggi esistono molte tecniche per diminuire i danni dei terremoti e molte di queste sono adottate in Giappone dove le scosse di terremoto sono molto più forti di quelle molisane. Queste tecniche consistono nell’accompagnare i movimenti sismici fornendo agli edifici degli elementi simili a molle o pistoni che ammortizzano il movimento del terremoto. Oltre a questi elementi bisogna, ovviamente, costruire in modo accurato ogni singola parte, usando le giuste dosi di materiali e porre giusti limiti in base ai materiali utilizzati.
Il Molise è anche caratterizzato da eventi franosi e da valanghe. I primi possono essere evitati tramite dei lavori che diminuiscono il rischio idrogeologico diminuendo la pendenza dei terreni, non costruendo eccessivamente sul terreno per consentire un’adeguata permeabilità e scorrimento delle acque.
Per quanto riguarda le valanghe un modo per “evitarle” è provocarle. Quando vengono individuate delle masse nevose eccessivamente grandi e pesanti vengono fatte esplodere con dell’esplosivo per provocare delle valanghe controllate, ovviamente quando non ci sono civili sulle piste, per far si che non scivolino a valle travolgendo numerose persone e causando ingenti danni come quelli dell’hotel a Rigopiano.