Cade per strada, paga il Comune

SAN GIULIANO DEL SANNIO. Inciampa in una buca mentre cammina, cade e si frattura l?osso che coniuga il movimento del femore con l?anca.
Una brutta lesione che appesantisce diagnosi e prognosi se si pensa che a subirle fu una donna all?epoca 70enne. Ovvero colei che ha citato in giudizio il Comune di San Giuliano del Sannio perch? il fatto si ? verificato sul marciapiedi in un tratto di strada comunale, in piazza della Libert?, per la precisione. Comune (a suo dire) colpevole dell?assenza di manutenzione del tratto di strada in questione. Quindi responsabile della caduta le cui ferite, oltre ad aver costretta la donna ad un delicato intervento chirurgico, furono giudicate guaribili (per modo di dire) in non meno di 208 giorni.
Lesioni che avrebbero poi portato a riconoscerle una invalidit? del 11 per cento.
Stiamo parlando di un episodio avvenuto l?11 novembre del 2012 dal quale si ? generata una controversia che si ? chiusa pochi giorni fa con una sentenza del giudice monocratico del tribunale civile di Campobasso il quale ha condannato il Comune di San Giuliano del Sannio al pagamento di un risarcimento pari a 19mila e 903 euro in favore della ricorrente che ha affidato la cura dei suoi interessi legali all?avvocato Marco Angiolillo, non nuovo al patrocinio di cause come questa. Come dire? prima o poi tutti i nodi vengono al pettine.
O meglio tutte le buche alle strade e per estensione tutti i risarcimenti ai danneggiati. Venti pagine, a tanto ammonta l?elaborato della sentenza emessa dal giudice Michele Dentale che ha ricostruito ogni fase della controversia motivando con dovizia la sentenza che ne ? scaturita. In parole povere il Comune ? stato condannato al risarcimento sia del danno morale che biologico perch? avrebbe dovuto provvedere a mettere in sicurezza il tratto di marciapiedi di competenza rendendo quantomeno visibile l?insidia della buca nella quale ha inciampato l?anziana. C?? da aggiungere anche che l?ente non ? rimasto a guardare adducendo a sua discolpa motivazioni che per? non sono state giudicate pari a quelle della parte ricorrente. Che dalla sua parte ha anche avuto la testimonianza di due persone che assistettero al fatto e la cui deposizione ha confermato la versione resa dalla donna vittima della caduta. Ora l?amministrazione comunale ha tempo sei mesi per ricorrere in appello e cercare di ribaltare la sentenza, altrimenti, sempre attraverso la propria assicurazione, dovr? pagare l?intero risarcimento perch? la sentenza in questione ? provvisoriamente esecutiva. Lino Santillo