Buono: «I miei avversari rappresentano la vecchia stagione ma adesso esiste una terza via»

La proposta politica e la lista stessa che sostiene la candidatura di Stefano Buono al vertice del Pd regionale sono improntate alla parola d’ordine “ricominciare”. Un progetto, quello del giovane politico, che si propone in netta discontinuità con quanto messo in campo dai protagonisti della scorsa stagione politica del centro sinistra in Molise. «I miei avversari – dice Stefano Buono – rappresentano inequivocabilmente la vecchia stagione e la contrapposizione tra due aree (Ruta-Frattura) che ha lacerato il PD e il centro sinistra in questi anni. Voglio innanzitutto ringraziare tutti coloro i quali hanno scelto di candidarsi nella nostra lista e coloro che, anche non essendo candidati in prima persona, ci stanno sostenendo massicciamente e credono in questo progetto politico. Un progetto politico la cui parola d’ordine è “ricominciare”, ma che si pone in netta discontinuità con quanto messo in campo dai protagonisti della scorsa stagione politica del centro sinistra in Molise. Il cambiamento non è un valore in termini assoluti, ma pensiamo che sia necessario fare in modo nettamente diverso rispetto a quanto accaduto negli ultimi anni».

Particolarmente duro l’affondo di Stefano Buono contro Michele Durante: «Sostiene di rappresentare il “nuovo”. Certo, forse, per alcuni aspetti, un pò troppo nuovo dato che si è iscritto al Pd a tre giorni dalla scadenza dei termini per candidarsi alla segreteria del Pd, mentre fino a ieri sosteneva di essere alternativo al Partito Democratico e si candidava contro lo stesso in tutte le competizioni possibili e immaginabili. Se si perde qualche minuto ad osservare i nomi che compongono la sua lista si comprende che di nuovo c’è ben poco, a partire da Roberto Ruta».

Per Buono, c’è un’alternativa ed è la sua, quella di una terza via: «Solcare una terza strada riformista in Molise, che si distingua dalla classica contrapposizione Ruta-Frattura, è possibile. Le primarie non sono riservate agli scritti ma anche ai tanti simpatizzanti. Faccio un appassionato appello alla partecipazione a tutti coloro i quali pensano che sia sbagliato che a guidare il PD siano sempre le solite persone. Io garantisco e prometto che l’idea di rinnova- mento di cui il Partito Democratico ha bisogno e la piattaforma programmatica da noi portata avanti in questo congresso avranno solide gambe sulle quali camminare».