Bufera nel Pd, Petraroia si dimette

“La somma di tanti Io non ? un Noi, non si traduce in buona politica e inaridisce la prospettiva e la partecipazione degli iscritti e dei simpatizzanti. E prima di indicare agli altri cosa si deve fare ? giusto che ciascuno parta da s? stesso. Per questo al fine di agevolare il chiarimento politico avviato dalla positiva ed articolata relazione del Segretario Regionale nell?assemblea del 9 gennaio, in data odierna ho formalizzato la remissione del mandato al Presidente della Giunta, senza avanzare nessuna richiesta, ed impegnandomi, con coerenza e lealt? a sostenere il nuovo Esecutivo e la maggioranza consiliare di centrosinistra a prescindere dal ruolo istituzionale ricoperto nella seconda met? della legislatura 2013-2018. Adoperarsi bene ciascuno per il proprio ambito amministrativo ? condizione necessaria ma non sufficiente per rilanciare l?azione della coalizione e del Pd, come ? stato detto efficacemente nella relazione di Nicola Palombo all?ultimo coordinamento regionale di SinistraDem”. Con queste parole Michele Petraroia, spiazza tutti e si dimette da assessore alle politiche sociali e da vicepresidente della Regione Molise. Interviene cos? Petraroia, con una decisione che nessuno si aspetta, nell’acceso dibattito che ? in corso in questi giorni all’interno del Pd, all’indomani dell’assemblea regionale del partito. “La Corte Costituzionale – scrive Petraroia – disciplina la partecipazione dei cittadini alla vita istituzionale attraverso i partiti politici che si strutturano a livello nazionale e articolazioni territoriali con manifesti programmatici, organismi statutari, regole interne e piani di attivit?.
Dopo la crisi della Prima Repubblica ed i limiti dell?ultimo ventennio, il Partito Democratico si ? posto l?obiettivo di vincere la sfida dello sviluppo e del lavoro in un?economia globalizzata mantenendo inalterati i diritti sociali ed il sistema delle libert? democratiche conquistate nel nostro Paese senza cedere n? all?antipolitica e n? a scorciatoie reazionarie.
Le vicende internazionali – continua – segnano il passo della sinistra storica nel mentre avanzano sia in Europa che negli Stati Uniti movimenti e candidati di destra, ultraliberisti, populisti e a tratti xenofobi.
In un simile contesto assume rilievo il ruolo politico del Pd che si pone come argine al disfattismo, alla disaffezione e alla protesta priva di proposta.
Avvicinare i cittadini alla partecipazione attiva, coinvolgerli nell?esercizio delle responsabilit? e delle scelte, offrirgli l?opportunit? di condividere proposte, valori ed ideali in una comunit? ? partito fondata sul Noi, che rispetta le regole e agisce per il bene comune con sobriet?, spirito di servizio e senso del dovere. Questo ? il ruolo dei partiti e in particolare del Pd per sconfiggere il qualunquismo e mobilitare energie, idee e competenze per costruire una societ? laica, plurale, solidale, libera e democratica.
In Molise – prosegue l’assessore alle Politiche Sociali – il Partito Democratico esprime 3 parlamentari su 4, governa la Regione, la Provincia di Isernia e gran parte dei Comuni, ha una forte responsabilit? storica e non pu? rinunciare ad esercitare la propria funzione baricentrica per tutto il centrosinistra, con un profilo alto e una visione strategica sul futuro della Regione.
Chi rappresenta il partito nelle istituzioni nazionali, regionali e locali, ha dei doveri aggiuntivi rispetto agli altri iscritti perch? ha il compito di tradurre i programmi elettorali in misure concrete, in provvedimenti operativi, in leggi e in scelte di cambiamento.
In assenza di tali modalit? viene meno la comunit? ? partito scompare il Noi e ciascun amministratore assume degli orientamenti legittimi ma disarmonici e non coordinati”.