Racket e pizzo, sono queste le due parole che sono balzate alla mente ieri mattina dopo l’esplosione che ha coinvolto un noto locale lungo la fondovalle Sangro.
Un boato, pochi minuti dopo la mezzanotte, ha gettato il Sangro e il confinante Alto Molise nella paura per il concreto rischio che possa essersi trattato di un gesto doloso legato all’estorsione. Un ordigno è stato fatto esplodere la scorsa notte all’ esterno del Bar Poker, in località Saletti. L’esplosione ha danneggiato il gazebo esterno in legno e chiuso da pareti in vetro antisfondamento. Danni per migliaia di euro. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Casoli e i Carabinieri della compagnia di Atessa, coordinati dal capitano Marco Ruffini. I militari hanno acquisito le immagini della videosorveglianza, dalle quali pare si noti un uomo incappucciato che piazza un ordigno di forma sferica sotto la pedana del gazebo. Un’operazione durata pochi istanti, poi l’uomo sale in auto con un complice. Pochi secondi dopo l’esplosione che devasta la veranda esterna del locale.
Non è la prima volta che il locale viene coinvolto in episodi poco chiari. Il Bar Poker era già stato incendiato nel 2016. Il titolare ha riferito alle forze dell’ordine di non aver mai ricevuto minacce, ma con i cronisti si è lasciato sfuggire un «non mi faccio intimidire» Gli investigatori analizzeranno i resti della bomba per capire il tipo di polvere utilizzata e l’innesco. Dalla compagnia Carabinieri di Atessa fanno sapere che un primo rapporto è già stato rimesso alla procura di Lanciano per tutte le incombenze del caso. Intanto le indagini vanno avanti e sono estese anche al vicino Molise.