Bifernina, ponte dello Sceriffo chiuso ai pullman da quasi 5 anni: pendolari esasperati

Avviata una raccolta firme tra i residenti dei Comuni interessati: già oltre 500 le adesioni. Proposto anche un senso unico alternato riservato agli autobus. A breve il ministero delle Infrastrutture ratificherà il passaggio di competenza dalla Provincia di Campobasso all’Anas

Il ponte dello Sceriffo sul bivio di Larino serve tutti i comuni che, dalle due sponde del Biferno, devono raggiungere la Statale 647. Ma, dal sisma dell’agosto 2018, il ponte non è più transitabile per gli autobus (e comunque per i mezzi superiori alle 7,5 tonnellate) di linea diretti ai nuclei industriali di Termoli e Val di Sangro e per quelli della tratta Campobasso-Termoli che salivano fino alla piazzola realizzata nelle vicinanze per facilitare la salita e la discesa in sicurezza dei passeggeri, i quali ora sono costretti a usare i mezzi privati con i più “temerari” che attendono i mezzi direttamente sulla Bifernina.  

Ad oggi, dunque, sono oltre quattro anni e mezzo che tanti lavoratori, operai, studenti e pendolari in genere hanno perso il diritto sacrosanto di recarsi al lavoro con i mezzi pubblici nonostante che l’opera sia stata inserita fra quelle previste per la ricostruzione post terremoto con un finanziamento di 3,5 milioni di euro per la sua messa in sicurezza. In proposito, tra i residenti dei Comuni interessati quali Montenero, Palata, Castelmauro, Larino, Montecilfone, Casacalenda, Guglionesi, San Felice del Molise, Acquaviva, Tavenna e Mafalda, è stata promossa una raccolta firme cui hanno già aderito oltre 500 persone.

A ciò si aggiunge che gli autobus nuovi messi in circolazione siano costretti a percorrere strade parecchio sconnesse. A questo proposito, qualcuno avrebbe suggerito l’istituzione di un senso unico alternato, riservato a questi mezzi, sul ponte dello Sceriffo.  Nel frattempo, per i sindaci dei comuni interessati la situazione non è più sostenibile considerando che, ad esempio, tutti gli automezzi passano dentro Guglionesi creando problemi fin dalle prime luci del giorno. In ultimo, ma non certo da ultimo per importanza, la competenza del viadotto è in fase di passaggio dalla Provincia di Campobasso all’Anas (il ministero delle Infrastrutture dovrebbe formalizzarlo a breve) che, in virtù della maggiore disponibilità finanziaria, potrebbe intervenire in tempi, si spera, ragionevoli ma ancora tutti da definire. (adimo)