In una nota con prima firmataria la Fusco Perrella e sottoscritta dall’intero centrodestra in Consiglio regionale si torna a parlare della difficile situazione in cui versa la Biblioteca P. Albino di Campobasso.
“Un patrimonio inestimabile che negli ultimi tempi, – si legge nella nota – a causa della scarsit? dei fondi trasferiti, ? stato salvaguardato e portato avanti con impegno e abnegazione impagabile da sei dipendenti provinciali, tra cui anche il direttore, che oramai da circa un mese sono stati posti in mobilit?, con il rischio concreto della chiusura o di una drastica riduzione di servizi offerti.
Gi? in passato – continuano i consiglieri di centrodestra – avevamo sollevato la questione con un ordine del giorno discusso e non approvato dal Consiglio regionale nella seduta dello scorso 8 settembre 2015, un documento con il quale chiedevamo alla Giunta di farsi carico della gestione della Biblioteca provinciale ‘P. Albino’ di Campobasso, in considerazione del ruolo e dei compiti istituzionali attribuiti alle Regioni in questa materia, cos? da garantire la prosecuzione delle funzionalit? e dei servizi esistenti. Ordine del giorno non approvato allora dalla maggioranza consiliare (per motivi tecnici n.d.r.).
Da quella data la situazione non si ? ancora risolta, il decreto di fatto non ? stato predisposto dal MIBACT, lasciando nella pi? totale incertezza il destino della biblioteca ‘Albino’, che intanto ha visto andar via anche i dodici collaboratori delle due cooperative che lavoravano in supporto ai funzionari provinciali di ruolo. (…) In considerazione di tutto ci? ? possibile che la Regione ancora non abbia preso una decisione in merito? Eppure, per la sopravvivenza della biblioteca ? necessario un impegno di spesa di 400 mila euro, che la Regione non dovrebbe avere difficolt? a reperire per il mantenimento in funzione di un presidio che necessit? di essere tutelato, in quanto prezioso patrimonio di conoscenze e esperienze, nonch? insostituibile ‘presidio di democrazia’ e punto di riferimento della vita culturale molisana e italiana, lasciando la delega in capo alla Provincia oppure realizzando, tramite un proposta di legge organica, un polo culturale regionale che contempli tutti il nostro patrimonio storico, artistico e museale, in grado di catalizzare fondi e finanziamenti europei”.