Bavaglio a 5 Stelle, democrazia a rischio: un pianto Greco (L’EDITORIALE)
Il capogruppo in consiglio regionale del Movimento minaccia: «Smetteremo di sovvenzionare il sistema dell’informazione». I grillini vogliono azzittire la stampa libera: a rischio 10mila posti di lavoro
MIMMO DI IORIO
L’offensiva contro le fasce più deboli sta entrando nel vivo. E non basterà tappare la bocca ai giornalisti che tentano di raccontare il cambiamento, quello della democrazia. I cittadini proveranno sulla propria pelle gli effetti nefasti di scelte dissennate.
Il capogruppo in consiglio regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Greco, nella giornata di ieri, ha annunciato trionfante il taglio dei contribuiti ai giornali: «Smetteremo di sovvenzionare un sistema marcio, con qualche eccezione, che non ha informato il Paese ma lo ha reso ostaggio della disinformazione». Intanto informiamo Greco che stiamo parlando del “Fondo per il pluralismo dell’informazione”. Proprio perché in Italia vige, ancora, un sistema democratico, la Costituzione tutela il pluralismo dell’informazione. Quello che lui e il governo del cambiamento vorrebbero abolire. A beneficio del pensiero unico. Per sacrificarlo sull’altare del sacro blog. E della rete. Da cui veicolare bufale tanto al chilo e insulti agli ultimi. Tra scie chimiche, feste sui ponti, tunnel che non esistono e manine fantasma, si negherà lo sbarco sulla luna e l’efficacia dei vaccini, mentre si riderà dei bambini autistici. Quelli che non li capisce nessuno. Vogliono farci chiudere anche per questo. Perché nessuno possa più raccontarvi i malsani gesti di chi devia l’attenzione per nascondere dabbenaggini. Vogliono farci chiudere. Per non farvi sapere che in sei mesi non sono stati in grado di nominare un commissario ad acta per la sanità. Mettendo in pericolo un intero popolo. Al quale hanno promesso mari e monti in campagna elettorale. Poi c’è stato il terremoto e 400 sfollati sono stati nelle tende per mesi. Nessuno li ha visti in Molise i big dopo che hanno ottenuto la poltrona a Palazzo Chigi. Nel frattempo, però, hanno tagliato i fondi per le periferie e stanno mettendo in pericolo la salute pubblica. Però si affannano ad approvare condoni fiscali ed edilizi. E a tappare la bocca alla stampa. Per potervi manipolare. Per non farvi sapere che, ad esempio, il taglio del fondo per il pluralismo non rientra nel tanto osannato contratto di governo. Per non farvi sapere che il premier Conte non è stato il primo presidente del consiglio a tagliarsi lo stipendio, come annunciato pochi giorni fa in pompa magna dal “ministero della propaganda”. Il premier Conte ha rinunciato al 20% del suo stipendio. Intanto Paolo Gentiloni non ha percepito alcun compenso per la carica, mentre Mario Monti ha rinunciato all’intero stipendio di presidente del consiglio e ministro dell’Economia. Questo non lo dovete sapere. Come non dovete sapere che eliminando il fondo per il pluralismo si perderanno altri 10mila posti di lavoro. Non tutti, caro Greco, vogliono vivere di reddito di cittadinanza. Che poi le minacce, perché tale è quella formulata ieri da Greco, non si vedevano dai tempi bui. Quelli pre democrazia. E sulle conquiste dei nostri nonni, morti in montagna perché Greco oggi possa parlare, non si scherza. La libertà di stampa è una di queste conquiste. E il pluralismo ne è fondamentale conseguenza.
Caro Greco, due sono oggi le emergenze in Italia: il lavoro, quello che lei vorrebbe farci perdere, e l’ignoranza. Forse proprio quest’ultima è la vera piaga, origine di ogni male. Il 12% della popolazione italiana è completamente analfabeta: circa 6 milioni di cittadini che nel 2018 non sanno leggere, né scrivere. Il 66% dispone di una formazione insufficiente: oltre 36 milioni di cittadini sono da considerarsi analfabeti totali, semi analfabeti o analfabeti di ritorno. In Italia si registra il tasso maggiore nell’Unione Europea di analfabetismo funzionale. Vale a dire di quelle persone che pur sapendo leggere e scrivere non riescono a comprendere le informazioni e a interpretare la realtà. Insomma, un pianto Greco.
E voi vorreste far chiudere giornali e tv.