Autonomia differenziata, Toma: «Non dobbiamo temerla, è una grande occasione»

Il presidente: «Deve essere preceduta dalla determinazione dei Livelli Essenziali di Prestazione»

Ha le idee chiare il presidente della Regione Donato Toma in merito al disegno sull’autonomia differenziata approvato ieri, giovedì 2 febbraio, dal consiglio dei ministri.

Per il governatore del Molise «può essere una grande occasione ma deve essere preceduta dalla determinazione dei Lea (i Livelli Essenziali di Prestazione).

«Non credo affatto che il Sud debba temere questa riforma, – ha detto ad Affaritaliani.it – anzi il Governo che sta lavorando proprio per non penalizzare il Mezzogiorno e le aree interne. Dobbiamo approcciarci alla riforma senza preconcetti di sorta. Non credo neppure che l’autonomia penalizzi le regioni del Mezzogiorno e lo dico da presidente del Molise. Di più: al suo interno vi è l’archiviazione del criterio della spesa storica, che ha fortemente condizionato il Mezzogiorno per tanto, troppo tempo».

Ovviamente ad esultare maggiormente è stata Lega con in testa i governatori del Nord. Secondo Zaia può essere una grande occasione per il Sud.

«Sono d’accordo con Luca. Credo che possa essere non solo una grande occasione, ma la sfida da vincere per il futuro. Anche perché, il gap tra i territori può e deve essere colmato. Ovviamente questo può avvenire solo in un quadro di coesione nazionale e territoriale. Anche il decentramento amministrativo avverrà senza traumi proprio al fine di non accentuare i divari in diversi comparti essenziali».

Il punto chiave, ovviamente, è la determinazione dei LeP su cui sarà necessario trovare un’intesa.
«Sul tema non ho dubbi: l’autonomia differenziata deve essere preceduta dalla determinazione dei Livelli Essenziali di Preatazione (Lep) che stabiliranno il fabbisogno minimo di spesa (ovvero i costi standard) per assicurare i servizi imprescindibili per i cittadini. Su questo non credo debba esserci quindi discussione alcuna, così come non dovranno esserci trincee da scavare nel momento in cui si dovrà cercare l’intesa che andrà trovata, appunto, sul mantenimento di quei livelli di prestazione che sono e restano un diritto di tutti. Le dirò di più. L’autonomia può essere una grande occasione soltanto se preceduta dalla determinazione del fabbisogno finanziario corrente per l’esercizio del pieno diritto di cittadinanza da parte di tutti i cittadini italiani. I Lep, dunque, debbono essere determinati da una cabina di regia in cui è prevista la partecipazione anche delle Regioni.

In Molise stiamo riflettendo se e quali materie chiedere di gestire in autonomia. Ma non è agevole con un residuo fiscale negativo della Regione anche perché prendiamo più risorse dallo Stato rispetto a quelle che rimettiamo allo Stato stesso. Vedremo nelle prossime settimane come agire pianificando tutto nel dettaglio e in assoluto accordo con il Governo Meloni».