Autonomia differenziata, superate le 50mila firme per presentare la legge di iniziativa popolare

Nelle scorse settimane, la Flc Cgil Molise, con il supporto del Coordinamento per la Democrazia costituzionale e dell’Anpi, aveva organizzato punti di raccolta su tutto il territorio. Barone (Cdc): «L’autonomia che ha in mente la destra mira soltanto a infrangere l’unità e l’indivisibilità della Repubblica, aumentando a dismisura le diseguaglianze tra i cittadini»

Il Coordinamento per la democrazia costituzionale (Cdc), ha annunciato di aver raccolto le firme necessarie per presentare una legge costituzionale di iniziativa popolare contro l’autonomia differenziata voluta dal governo. Di seguito, il testo della dichiarazione della presidenza del Coordinamento pubblicata sul sito Internet ufficiale:

«Il Coordinamento per la democrazia costituzionale (Cdc), presieduto dal professore Massimo Villone, esprime grande soddisfazione per avere raggiunto e largamente superato le firme necessarie (ne bastano 50mila, ne sono giunte oltre 65mila e altre sono in arrivo), in anticipo rispetto alla conclusione della campagna per la presentazione della legge costituzionale di iniziativa popolare –  per la modifica in particolare degli articoli 116, terzo comma, e 117, primo, secondo e terzo comma del Titolo V della Costituzione – contro l’autonomia differenziata voluta dal governo e da alcune regioni del Nord.

Il Cdc desidera ringraziare tutte le cittadine e i cittadini che hanno contribuito al successo della campagna, i comitati locali del Cdc, le associazioni sorte in questi anni sul territorio a difesa della democrazia e della Costituzione,  le organizzazioni sindacali della scuola Flc Cgil, Uil scuola Rua, La Federazione Gilda Unams, lo Snadir, il cui contributo è stato convinto ed importante, le tante strutture confederali che, soprattutto al sud, si sono attivate, le associazioni Anpi,  Arci, la Filef, la Rete Salute Welfare e Territorio, la rete dei Sindaci che hanno aderito, gli operatori in campo sanitario che hanno condiviso la campagna,  i Consigli comunali che, con propri ordini del giorno, hanno sostenuto la raccolta delle firme.

Nei prossimi giorni comunicheremo il numero esatto delle firme pervenute e la data del deposito della legge in Senato, dove verrà presa in esame secondo le procedure e i tempi previsti dall’articolo 74 del regolamento del Senato».

Soddisfatto del traguardo raggiunto il referente regionale del coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Michele Barone: «Grazie al superamento della soglia delle 50.000 firme potremo disporre di un importante strumento per la lotta contro lo scellerato disegno secessionista su cui, sinora, è stato mantenuto un silenzio assordante. Oggi invece abbiamo l’occasione di rilanciare il dibattito pubblico su un tema dirimente per il futuro del Paese. L’autonomia che ha in mente la destra non ha nulla a che fare con la democrazia, ma mira soltanto a infrangere l’unità e l’indivisibilità della Repubblica, aumentando a dismisura le diseguaglianze tra i cittadini».

Gli fa eco il segretario generale della Flc Cgil Abruzzo-Molise, Pino La Fratta, secondo cui «è stata un’esperienza positiva perché abbiamo raccolto firme sia attraverso lo Spid sia mediante decine di assemblee dei lavoratori della scuola e della Rsu e con i banchetti in tutti i comuni più grandi percependo la convinzione sincera di chi veniva a firmare. Solo ad Agnone abbiamo raccolto 400 firme cartacee e oltre 1300 firme attraverso lo Spid da mettere al computo totale che ha superato le 2mila, ben oltre gli obiettivi prefissati. E’ stata una grande riposta popolare ed ora chiediamo alla politica regionale e ai futuri candidati di prendere posizione contro questo provvedimento sulla scorta di questo risultato. Noi, comunque, non ci fermeremo e seguiremo i lavori in Senato portando avanti le nostre iniziative». (adimo)

NELLA FOTO IN ALTO, MICHELE BARONE, REFERENTE REGIONALE DEL COORDINAMENTO PER LA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE E PINO LA FRATTA, SEGRETARIO GENERALE FLC-CGIL ABRUZZO-MOLISE