Autonomia differenziata, i sindaci del sud scrivono a Mattarella: ci sono anche quelli di Campodipietra e Salcito

Giuseppe Notartomaso e Giovanni Galli sono tra gli oltre 50 firmatari: le diseguaglianze sono evidenti “su mortalità infantile, diversa aspettativa di vita, ricorso a cure mediche fuori regione, tasso di disoccupazione, emigrazione intellettuale, dotazione infrastrutturale, occupazione femminile e qualità del sistema scolastico e universitario”

Giuseppe Notartomaso e Giovanni Galli, primi cittadino di Campodipietra e Salcito in Molise, sono tra gli oltre 50 (ma il numero è destinato a salire) sindaci del Sud che hanno scritto una lettera al presidente Sergio Mattarella sul delicato tema dell’autonomia differenziata e per denunciare gli effetti distorsivi del disegno autonomista che ha in mente il ministro Roberto Calderoli. Nel discorso di Capodanno, Mattarella si era espresso con parole chiare: “Le differenze legate a fattori sociali, economici, organizzativi, sanitari tra i diversi territori del nostro Paese – tra Nord e Meridione, per le isole minori, per le zone interne – creano ingiustizie, feriscono il diritto all’uguaglianza”.

Ed è stato questo uno dei passaggi più apprezzati dai primi cittadini meridionali: in 34 hanno già deciso di inviare una mail al Quirinale per far sentire la loro gratitudine e precisare come le diseguaglianze siano evidenti “su indicatori come la mortalità infantile, la diversa aspettativa di vita (minore di 3,7 per un bambino di Caltanissetta rispetto a un coetaneo di Firenze), il ricorso a cure mediche fuori regione, il tasso di disoccupazione, l’emigrazione intellettuale, la dotazione infrastrutturale, l’occupazione femminile, la qualità del sistema scolastico e universitario”. Di qui la richiesta politica di sollecitare i partiti a intervenire su queste disparità, “anziché insistere su un progetto di Autonomia Differenziata che potrà soltanto acuirle”.

Pertanto, i sindaci hanno chiesto di essere ricevuti in quanto rappresentanti di una rete che “per la prima volta nella storia d’Italia sta riunendo amministratori del Mezzogiorno decisi a promuovere un’azione congiunta per il superamento degli storici divari, affermando il valore della coesione nazionale e proponendo soluzioni a partire da un confronto fondato su un’analisi più puntuale dei bisogni dei nostri territori”.

Infine, rispetto alla minaccia del ministro di denunciare chiunque parli di disegno “spacca Italia”, la rete di Recovery sud ha risposto che “siamo pronti ad autodenunciarci affermando che sì, l’autonomia differenziata rischia di spaccare l’Italia e noi siamo molto preoccupati”.

Di seguito la lettera inviata al Presidente:

“Egregio Presidente,

La ringraziamo per aver fatto riferimento, nel Suo discorso di fine anno, alla Costituzione e alle ingiustizie determinate dalle differenze tra i diversi territori del nostro Paese.

Le chiediamo di suggerire alle forze politiche del nostro Paese di prevedere, al primo posto della loro agenda politica, misure che possano ridurre queste distanze – su indicatori come la mortalità infantile, la diversa aspettativa di vita (minore di 3,7 per un bambino di Caltanissetta rispetto a un coetaneo di Firenze), il ricorso a cure mediche fuori regione, il tasso di disoccupazione, l’emigrazione intellettuale, la dotazione infrastrutturale, l’occupazione femminile, la qualità del sistema scolastico e universitario, eccetera – anziché insistere su un progetto di autonomia differenziata che potrà soltanto acuirle. Le saremmo grati se volesse ricevere la nostra rete di sindaci “Recovery Sud”, che per la prima volta nella storia d’Italia sta riunendo amministratori del Mezzogiorno decisi a promuovere un’azione congiunta per il superamento degli storici divari, affermando il valore della coesione nazionale e proponendo soluzioni a partire da un confronto fondato su un’analisi più puntuale dei bisogni dei nostri territori.

L’occasione è gradita per porgerLe i nostri più sentiti Auguri di Buon Anno”.