Autonomia differenziata, Boccardo (Uil): “Colmare prima le disuguaglianze garantendo diritti e servizi a tutti”
Il sindacato ha tenuto un convegno pubblico sul tema all’Istituto “L. Pilla” di Campobasso rimarcando che salari, sanità, istruzione, diritti e tutele non sono regionalizzabili
«Prima di parlare di autonomia differenziata vanno colmate le disuguaglianze che ci sono. Non si possono penalizzare le persone in base al luogo in cui nascono. Bisogna garantire a tutti gli stessi diritti e gli stessi servizi”. Parole chiare quelle della segreteria regionale della Uil, Tecla Boccardo, che ha introdotto il convegno pubblico all’Istituto Tecnico Economico “L. Pilla” di Campobasso dal titolo “Autonomia differenziata e diseguaglianze ignorate. Confrontiamoci”». Tra i relatori il costituzionalista e docente universitario, Francesco Raffaello De Martino, il segretario generale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile, il sindaco di Roccamandolfi, Giacomo Lombardi, il segretario regionale della Uil-Fpl, Emilio Corbo, la sindaca di Casacalenda, Sabrina Lallitto, il segretario confederale, Domenico Proietti coordinati dal segretario regionale Uil Scuola Rua.
Più in generale per il sindacato, «i salari, la sanità, l’istruzione, i diritti e le tutele non sono regionalizzabili: sono del cittadino e non di un territorio e vanno assicurati ‘prescindendo dai confini territoriali dei governi locali’ come stabilito dall’articolo 120, comma 9 della Costituzione». Dunque, per la Uil sarebbe utile sapere “come si finanziano i Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lep) delle Regioni che scelgono l’autonomia differenziata, ma anche i Lep delle regioni che non fanno richiesta, o di quelle – come il Molise – che pur facendo richiesta non hanno un’entrata fiscale diretta e sufficiente a sostenerli economicamente». Per questo, «lo Stato dovrà trovare le risorse per il finanziamento dei Lep per garantire a tutti i territori gli stessi diritti ed opportunità, considerati gli attuali profondi divari tra Nord e Sud». (Adimo)