Atto intimidatorio contro l’avvocato Iacovino e la giornalista del Tg1 Fiorato: auto date alle fiamme
L’avvocato Vincenzo Iacovino e la giornalista del Tg1, Cinzia Fiorato, sono stati vittime di un gesto inqualificabile e di inaudita gravità. Le loro auto sono state date alle fiamme. A renderlo noto è stato lo stesso Iacovino sul suo profilo Facebook. Il gravissimo episodio è avvenuto in pieno centro a Monterotondo, Roma. L’avvocato Iacovino è da diverso tempo impegnato nella difesa dei cittadini contro chi dirige la sanità regionale molisana e legale rappresentante delle vittime Covid in Molise.
«Se essere liberi ha un prezzo noi vogliamo esserlo ad ogni costo e con noi tutti coloro che credono nella libertà e nella giustizia! Non ci fermerete mai! Miserabili! I vigliacchi codardi hanno bruciato la nostra macchina ma non bruceranno mai la nostra dignità! Questa sera, dopo che io e Cinzia (Fiorato, la giornalista del Tg1, ndr) abbiamo postato le immagini dell’ennesima rissa violenta avvenuta venerdì alle tre di notte tra gente ubriaca e sfatta di ogni sostanza, hanno pensato di metterci a tacere bruciando la nostra macchina! L’atto vile si è consumato in piazza della libertà, quella che noi stiamo difendendo da sempre!
Un atto intimidatorio che ovviamente non ci fermerà! Da tempo stiamo denunciando alla procura, al prefetto, al questore, al comando dei vigili, al sindaco, ai carabinieri il malaffare di gruppi d’interessi malavitosi; la mala movida; lo spaccio di droga e il riciclaggio; la vendita di fiumi di alcol fino a oltre le 4 di mattina con tanto di musica interna ed esterna ai pubblici esercizi! Le risse violente con percosse e lesioni gravissime. Il disturbo continuo della quiete pubblica da parte di gestori di pubblici esercizi fuorilegge e di violenti ubriachi; il degrado urbano; i danneggiamenti; l’assenza di controllo da parte dei vigili in orari compatibili con gli orari dei pubblici esercizi; le gravi inadempienze commissive e omissive del sindaco e dell’amministrazione comunale; Abbiamo denunciato le minacce ricevute.
Ora chi pensa di fermarci con il fuoco o con la violenza ha fatto male i conti! Noi andremo avanti più di prima e con determinazione fino in fondo e faremo di tutto per garantire la legalità! Ringraziamo il sindaco e l’amministrazione di Monterotondo per tutto quello che non hanno fatto per garantire la sicurezza, la salute e l’ordine pubblico! Io non ucciderei mai per la libertà ma sono pronto a farmi uccidere per difenderla».
All’avvocato Iacovino e alla collega del Tg1 solidarietà da parte della redazione del Quotidiano del Molise.