Le immagini di dolore consumate venerdì a Stoccolma arrivano fino al Molise, grazie alla testimonianza di Alessandra Angiolini, trentacinquenne di Campobasso, manager presso una multinazionale di prodotti elettronici
che, da giovedì sera, si trovava nella capitale svedese per impegni di lavoro. Mentre le cronache riportano l’arresto del presunto attentatore che venerdì pomeriggio alla guida di un camion si è lanciato sulla folla provocando quattro morti e 15 feriti, Alessandra ci racconta la sua esperienza, non vissuta in prima persona, donandoci però uno sguardo sullo scenario e sull’atmosfera che ieri mattina si è respirata nel centro della città. “Uno shock per la città – racconta Alessandra – anche se in passato si è verificato un brutto attentato come questo, il livello di allarme non sembrava così alto. Venerdì non ero in centro, solo questa mattina ho potuto constatare il disastro. In città regna un clima di tristezza, siamo arrivati sino al centro commerciale colpito, l’ Ahlens, dove in molti portavano dei fiori. Forte la solidarietà con la polizia, in tanti hanno lasciato dei tulipani proprio vicino alle volanti, ringraziando le forze dell’ordine per quello che stanno facendo. In giro in tanti sono scossi, però il clima è tranquillo; in città l’integrazione è fortissima, c’è una forte comunità di siriani ma non si notano episodi di intolleranza. Per quanto riguarda i controlli, mi trovo adesso in un centro commerciale dove stanno effettuando controlli, alcuni centri e alcuni negozi però sono rimasti chiusi”. Alessandra poi passa al racconto di quanto visto con i suoi occhi riguardo
alla corsa mortale fatta dall’attentatore.
“La strada è stata chiusa a partire da Drottninggatan fino al centro commerciale. Il camion è stato rubato nella parte alta della strada. Si nota la folle corsa che c’è stata perché i leoni in pietra situati al centro della strada pedonale per non permettere il passaggio delle auto sono stati divelti, per terra si notano macchie di sangue. Anche qui in molti hanno portato dei fiori. Si nota il semaforo abbattuto che era nei pressi dell’ingresso dell’Ahlens.” Come vivono gli svedesi questo episodio? “Gli svedesi sono persone molto riservate, sono molti tristi e sono sicura che andranno avanti. Oggi c’erano dei piccoli eventi in programma, non sono stati annullati anche se la presenza di pubblico è stata molto limitata, ripeto, si respira un clima di tranquillità
per ora”. Intanto il servizio sanitario svedese ha detto che sono 10 le persone ancora ricoverate in ospedale in seguito alle ferite riportate durante l’attacco di ieri. Delle persone ricoverate, sei sono state dimesse. E’ stato anche precisato che quattro sono feriti in modo grave e due sono in terapia intensiva. Tra i ricoverati c’è anche un bambino ma le sue ferite non sono considerate gravi. M.O.