Assassinato in Sudafrica, tornano a Larino le spoglie di Raffaele Mastrogiuseppe
Domani, alle 18, la messa nella chiesa della Beata Vergine delle Grazie
REDAZIONE
TERMOLI
Arriverà domani, domenica 7 ottobre, nella sua amata Larino il corpo di Raffaele Mastrogiuseppe, l’imprenditore di 69 anni barbaramente ucciso durante una rapina all’interno della sua tenuta di Heindelberg, a sessanta chilometri a sud di Johannesburg. L’uomo aveva lasciato Larino quando aveva 19 anni, emigrato in sud Africa dove si era costruito una vita, un lavoro, aveva fatto «girare l’economia per 50 anni pagando le tasse e alimentando milioni attraverso il lavoro delle fattorie, ma è stato assassinato da 5 vigliacchi nella fattoria di famiglia». Questo lo sfogo di chi conosceva l’uomo e che, adesso, chiede che sia fatta giustizia. A diversi giorni da quel brutale omicidio la Polizia sta ancora cercando parte di quel commando composto da 5 o 7 persone che nella sera del 2 ottobre hanno fatto irruzione nella tenuta di famiglia e sparato tre colpi di pistola alle spalle dell’uomo che è stato raggiunto mentre cercava di arrivare in una zona della casa dove ha una piccola armeria e freddato con un colpo di pistola alla testa. Aveva provato a difendersi Raffaele Mastrogiuseppe prima di essere terminato. I malviventi hanno provato a ripulire l’abitazione ma in un maldestro tentativo di fuga tre di loro sono stati fermati. Interrogati dalla Polizia hanno negato di essere stati presenti al momento dell’omicidio mentre si sarebbero autoaccusati solo della rapina scaricando la responsabilità della morte dell’uomo sugli altri che sono ancora ricercati. E mentre alle 18 di domani si terrà una messa nella chiesa della Beata Vergine delle Grazie dove arriverà la salma dell’uomo le cui volontà erano quelle di essere cremate, aumenta anche lo sconcerto della famiglia.